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L’Erbaluce di Caluso “Kin” di Tappero Merlo è un omaggio a Domenico Tappero Merlo, soprannominato Kin e nonno dell’attuale proprietario della cantina. È un’etichetta che vuole rappresentare la memoria storica della famiglia attraverso un grande vino territoriale, capace di riassumere le migliori caratteristiche delle terre del canavese. È prodotto con Erbaluce in purezza, il vitigno tipico dell’area, che viene valorizzato con un lungo processo di affinamento. Nasce così un bianco profondo, intenso, persistente e molto longevo. Una versione di Erbaluce di particolare pregio, che mette in luce il valore di questa straordinaria varietà piemontese, oggi riconosciuta tra le più interessanti della regione.
“Kin” è un Erbaluce di Caluso fuori dagli schemi. Tappero Merlo ha messo in gioco tutte le sue migliori energie per creare un grande bianco, che potesse diventare vero simbolo della cantina del suo stile. Le vigne di Erbaluce sono coltivate nelle migliori parcelle della tenuta, a un’altitudine compresa tra i 300 e i 350 metri sul livello del mare, su terreni poverissimi prevalentemente sabbiosi, con piccole percentuali di limo e argilla. Al termine della vendemmia manuale, la fermentazione inizia in serbatoi d’acciaio inox a temperatura controllata, con utilizzo solo di lieviti indigeni e prosegue in botti di rovere da 20 ettolitri. Il vino matura il legno sulle fecce fini per un periodo di 18 mesi, viene travasato poi in vasche di cemento per alcuni mesi e termina l’affinamento con almeno 2 anni in bottiglia, in modo da raggiungere la piena maturità espressiva.
Il vino Erbaluce di Caluso “Kin” della cantina Tappero Merlo è un bianco che si distingue dalla produzione del Canavese per la sua ricchezza, capacità di evoluzione aromatica e longevità. Nel calice si presenta di colore giallo brillante. Il bouquet è particolarmente affascinante, ed è caratterizzato da profumi fragranti di agrumi, di erbe officinali, piante selvatiche, frutta matura, sensazioni delicatamente speziate e ricordi balsamici. Al palato è di buon corpo, con aromi densi e sfaccettati, che accompagnano in modo armonioso verso un finale molto persistente, attraversato da una limpida scia di freschezza minerale. È un grande bianco da degustare con agnolotti di magro, pasta al forno con verdure, pollame, carni bianche arrosto o con formaggi saporiti di media stagionatura. Un vino in grado di sfidare il tempo, che regala evoluzioni uniche!
Giallo paglierino luminoso con riflessi dorati
Note di frutta a polpa bianca, agrumi, erbe spontanee, fiori d'acacia e nette sensazioni minerali
Ricco, morbido e aromatico, con piacevole freschezza e note sapide