Il "Pian del Moro" di Musto Carmelitano è un Aglianico del Vulture, invecchiato 12 mesi in acciaio e 12 mesi in tonneau. Di color rubino impenetrabile, al naso offre un bouquet di frutta rossa matura, spezie dolci, cacao e sfumature balsamiche. Al palato si presenta ricco, morbido, di grande equilibrio e freschezza, con tannini nobili e una lunga persistenza su note balsamiche.
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L’Aglianico del Vulture "Pian del Moro" di Musto Carmelitano è un vino dal sapore storico, nonostante la cantina sia giovanissima. La storia è quella delle viti a piede franco da cui si ottengono le uve che danno alla luce questo vino; 60 anni di profonda espressione e in grado di colpire l’animo dell’assaggiatore.
La vigna aziendale più antica sorge a Pian del Moro, a 550 metri di altitudine, luogo in cui troviamo radicate le viti Aglianico allevate con il tradizionale sistema ad alberello lucano, un po’ più alto e slanciato rispetto a quello di ellenica memoria presente più a Sud della penisola. Tra i filari regna il rispetto di chi vuole far esprimere il terroir con le sue caratteristiche intrinseche, senza interferire con ciò che lo circonda. Per questo la dinamica cantina ha deciso di adottare la coltivazione biologica, attingendo a piene mani anche a pratiche tradizionali del posto. In cantina regna il minimalismo nei vari momenti della vinificazione. La fermentazione alcolica è spontanea e avviene all’interno di vasche di acciaio. Non seguono chiarifiche o stabilizzazioni. Il vino viene affinato per 12 mesi in acciaio, cui segue un periodo di elevazione in tonneaux per altri 12 mesi. Solo dopo una lunga sosta in bottiglia questo Aglianico è finalmente pronto per uscire dalla cantina.
L’Aglianico del Vulture "Pian del Moro" si presenta alla vista di rosso rubino vestito, dai lineamenti impenetrabili, invogliando l’assaggiatore a farsi conoscere. Al naso è intenso, si avvertono note di prugne molto mature e di frutti a bacca rossa sotto spirito, liquirizia, sensazioni fumé e balsamiche, di note terrose. Al palato è slanciato, potente durante l’ingresso e in grado di ammorbidirsi durante il sorso, i tannini sono rapidi e ben disposti e si avvertono in maniera generosa, ma non scomposta. Ritorna imperioso attraverso note eleganti, lascia piacevoli sensazioni sapide, su una sottile nota di freschezza e chiude con ritorni speziati. Un vino esuberante, nato dalle profondità dell’ormai spento vulcano del Vulture, in grado di esplodere in maniera elettrizzante!
Rubino impenetrabile
Sensazioni di confettura di mora, frutta rossa, spezie dolci, gelso, lavanda, cacao e soffi balsamici
Ricco, morbido, di grande equilibrio e struttura, ottimi tannini e gradevole sapidità, lunga persistenza con finale balsamico