Il "Tardivo ma non tardo" di Santa Barbara è un Verdicchio dei Castelli di Jesi Riserva divenuto ormai garanzia di qualità nel tempo. Prodotto a partire da uve surmature e vinificato in acciaio, incanta al naso con profumi di frutta esotica, pesca sciroppata e mandorle tostate e convince al palato con un sorso ritmato, scandito da note fresche e salmastre, di lunga persistenza e vibrante matericità
Il “Tardivo ma non tardo” è un Verdicchio Classico Riserva dei Castelli di Jesi che, annata dopo annata, si conferma sempre su ottimi livelli qualitativi. I profumi al naso sono ampi e variegati, preludio di un sorso tipicamente sapido che richiama il terroir d’origine, e che termina con una persistenza che invita alla ripetizione della beva. Santa Barbara si conferma una realtà in grado di esaltare come poche altre la nobiltà dei vitigni autoctoni regionali.
Il “Tardivo ma non tardo” Riserva è un vino bianco marchigiano che nasce da vigneti situati a un’altezza di 260 metri sul livello del mare, esposti verso nord-ovest e caratterizzati da un sottosuolo principalmente argilloso. Il mosto fermenta in serbatoi d’acciaio a una temperatura controllata, e il successivo affinamento si svolge dapprima per 12 mesi sempre in acciaio, e poi, dopo l’imbottigliamento, per altri 18 mesi direttamente in vetro.
Questo Verdicchio Classico Riserva dei Castelli di Jesi “Tardivo ma non tardo” si annuncia alla vista con un bel colore dorato, decisamente luminoso. Il naso pullula di sensazioni ricche e stratificate, dove la frutta, a guscio, sciroppata e con tonalità che tendono anche all’esotico, è protagonista di una progressione olfattiva sul cui finale emergono anche leggeri tocchi speziati. In bocca è di buona struttura, con un sorso scolpito da una vena rinfrescante e minerale; chiude con un finale di persistenza fruttata. Una bottiglia che, oltre a confermarsi di squisita fattura, come testimoniano i punteggi ottenuti a livello nazionale, si fa portatrice di un progetto nobile e interessante. L’etichetta è infatti disegnata da Catia Uliassi (moglie del mitico Mauro, chef stellato il cui ristorante a Senigallia è uno dei più apprezzati in tutta Italia) artista che, così come la cantina, aderisce a una Onlus che si dedica all’attività di ricerca per i malati neurovascolari: una parte del ricavato della vendita di questo Verdicchio viene dunque destinata da Santa Barbara a questa realtà sociale, motivo in più per procedere al suo acquisto.
Giallo dorato limpido e brillante
Sensazioni fini e avvolgenti di frutta esotica, pesca sciroppata e mandorle tostate, con echi speziate che tornano
Sorso ritmato e ben cadenzato, fresco e minerale, di bella sostanza e fruttata persistenza