Il Pinot Nero "Giorgio Odero" è il vino rosso dedicato ad uno dei più storici protagonisti di questa antica cantina dell'Oltrepò Pavese. Al sorso mostra un corpo raffinato, elegante e perfettamente tannico, dagli aromi di frutta rossa matura, gelatina di frutti di bosco, spezie dolci, cacao ed echi balsamici
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Il Pinot Nero “Giorgio Odero” è dedicato a un personaggio storico della famiglia della cantina Frecciarossa. Una bottiglia dunque che celebra il passato per guardare al futuro con lo stesso spirito dinamico e laborioso di un tempo, affrontando le sfide che pone un terroir interessante come quello dell’Oltrepò Pavese. Elegante e scorrevole, avvolge naso e bocca in un ventaglio di profumi e sapori stratificati, che dimostrano la complessità di questo vino, perfetto non solo a tutto pasto ma anche come regalo per gli amici appassionati di rossi italiani.
Il “Giorgio Odero” Pinot Nero della cantina Frecciarossa ha origine da un singolo vigneto situato a Casteggio, esposto verso nord-ovest e nord-est e situato a un’altezza di 160 metri sul livello del mare. Le viti, la cui età media si aggira intorno ai 25 anni, crescono con il sistema del guyot in un terreno argilloso e calcareo, con un pH tendente al basico. Il mosto fermenta in vasche d’acciaio a temperatura controllata, macerando per 15 giorni. La malolattica si completa successivamente, in piccoli botti di legno usate. La maturazione finale si svolge dapprima per 12 mesi in botti di legno da 25 ettolitri e poi per altri 6 mesi in vasche d’acciaio.
Il “Giorgio Odero” Frecciarossa si presenta alla vista con un colore rosso rubino attraversato da lampi granata visibili soprattutto nell’unghia quando s’inclina il calice. L’attacco al naso è ricco e generoso di sfumature, dalle spezie dolci ai fiori appassiti, passando per rimandi fruttati; sul finale si avverte un tocco balsamico che avvolge le narici con eleganza. In bocca è di buon corpo, raffinato e vellutato, dotato di un’anima raffinata che scorre al palato con freschezza, evidenziando un tannino ben integrato nella struttura generale. Un’etichetta che omaggia la tenacia e l’intraprendenza di Giorgio Odero, personaggio della famiglia che, nel dopoguerra, dopo aver avuto compiuto diverse esperienze in Borgogna e nello Champagne, decise di esportare negli Stati Uniti le prime bottiglie di vino in vetro, cosa davvero inusuale per l’epoca. Un vino che testimonia la grande lungimiranza che ancora oggi accompagna l’operato della famiglia.
Rosso rubino con lampi granati
Note di vaniglia, viola appassita, china, gelatina di frutti di bosco, spezie dolci e dal finale balsamico
Avvolgente, morbido ed elegante, di ottima freschezza e dal morbido tannino