Il Nebbiolo di Les Cretes è un vino rosso valdostano di estrema finezza e freschezza, immagine coerente della cime della montagna verso cui guardano le viti. Dopo un passaggio in legno di un anno, sfodera al naso un ventaglio organolettico di fiori e frutti selvatici, muschio e liquirizia, cenere e eucalipto e rinfresca il palato con un assaggio succoso, sapido e finemente tannico
include_for_dsa_campaign_promo
Non disponibile
Il Nebbiolo della cantina valdostana Les Cretes rappresenta un’interpretazione dalla dimensione alpina di questa nobile varietà a bacca nera, probabilmente originaria del Piemonte ma coltivata da secoli anche in Valle d’Aosta. Infatti, testimonianze riportano del legame tra il Nebbiolo e il territorio valdostano già nel corso del XVI secolo, mentre nel 1799 il conte Nuvolone parlava di una particolare sottovarietà di Nebbiolo coltivata nell’Alto Canavese e in Valle d’Aosta, dal nome di Picotener, oggi nota nella regione come Picotendro. Questo appellativo, sinonimo per Nebbiolo, deriva dal dialetto locale e significa “piccolo e tenero”, riferimento alla dimensione e consistenza degli acini di tale varietà.
Les Cretes Nebbiolo deriva da sole uve dell’omonima varietà a bacca nera coltivate a un’altitudine di oltre 350 metri sul livello del mare, sui fondovalle alluvionali di origine glaciale delle zone di Arnad e Issogne. A seguito della vendemmia, effettuata a mano, i grappoli vengono ammostati in vasche di acciaio inox per la fermentazione alcolica a temperatura controllata, associata a un periodo variabile di macerazione sulle bucce. Sempre in acciaio il vino resta a maturare per almeno 12 mesi fino al definitivo imbottigliamento, senza l’impiego di legni, allo scopo di offrire l’espressione più fresca e pura di questo Nebbiolo di montagna.
Nel calice, il Nebbiolo di Les Cretes mostra una colorazione rosso rubino tenue. I profumi vanno da sentori fruttati e floreali di ciliegia, mora e violetta fino a cenni balsamici di menta. La progressione al palato è morbida e rotonda, di buona freschezza e sapidità, con una chiusura netta e fine in cui emerge la trama tannica levigata. Grazie al suo gusto succoso, questo vino rosso può essere abbinato a una vasta gamma di pietanze tipiche della cucina regionale, tra cui la zuppa valdostana.
Rosso rubino tenue
Viola, ciliegie, mora, cenni balsamici di menta
Fine, netto, di buona freschezza e sapidità, morbido e rotondo, dai tannini levigati