Regione | Valle d'Aosta (Italia) |
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Anno fondazione | 1989 |
Ettari vitati | 30 |
Produzione annuale | 225.000 bt |
Indirizzo | Località Villetos, 50 - 11010 Aymaville (AO) |
Enologo | Costantino Charrere |
Les Crêtes è la cantina più famosa della Valle d’Aosta e ha contribuito in modo importante a far conoscere in Italia e nel mondo i grandi vini di questa piccola regione alpina. Le origini della tenuta sono antichissime e risalgono alla metà del ‘700, quando Bernardin Charrère, originario dell’Alta Savoia, si stabilì ad Aymavilles e creò un piccolo podere con un frantoio per le noci e una piccola cantina a cui poi si aggiunse un mulino per la macina dei cereali. Negli anni ’50, lo sviluppo del commercio dei cereali e dell’olio d’oliva impose una ristrutturazione dell’azienda, che venne riconvertiva alla viticoltura con l’idea lungimirante, che era necessario valorizzare il territorio con una produzione di alta qualità. Fin dall’inizio si comincio a vinificare separatamente le varie parcelle per mettere in luce il potenziale delle singole vigne, identificando dei veri e propri cru aziendali.
La tenuta di famiglia è stata portata avanti con passione da Costantino Charrère, che ha proseguito il lavoro delle generazioni precedenti con un occhio di riguardo per la salvaguardia e la valorizzazione dei vitigni autoctoni valdostani, in particolare la Premetta, il Prié Rouge, il Fumin, il Cornalin. Oggi la proprietà si estende su 20 ettari suddivisi in numerose parcelle situate all’interno del territorio di sei comuni. L’area coltivata si trova in centro Valle, pochi chilometri a ovest di Aosta, circondata dalle alte vette del Monte Bianco, del Cervino, del Monte Rosa ed il Gran Paradiso. Le vigne sono coltivate su terrazzamenti che salgono sui rilievi esposti a mezzogiorno. Le soleggiate esposizioni e il clima fresco, sempre molto ventilato e con forti escursioni termiche, offrono condizioni ideali per una lenta maturazione delle uve. I terreni sono d’origine morenica, ricchi di sabbie e ciottoli, poveri e molto drenanti.
All’interno di una regione ricca di Parchi nazionale e attenta alla tutela della natura, la cantina ha scelto coerentemente di applicare una viticoltura a basso impatto, in grado di inserirsi in modo armonioso all’interno di un contesto ambientale incontaminato. L’utilizzo di trattamenti in vigna è ridotto al minimo indispensabile, con applicazione del protocollo della lotta integrata. Le vendemmie si svolgono manualmente per singola parcella e le uve sono trasferite rapidamente in cantina per le vinificazioni, che si svolgono con estrema semplicità e rispetto per la materia prima. I vini sono ai vertici della produzione regionale ed esprimono con fedeltà il carattere alpino del terroir.