Regione | Toscana (Italia) |
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Anno fondazione | 1974 |
Ettari vitati | 12.5 |
Produzione annuale | 60.000 bt |
Indirizzo | Località Monteraponi - 53017 Radda in Chianti (SI) |
Enologo | Maurizio Castelli, Luca Felicioni |
Monteraponi è un antico borgo medievale, adagiato sulla sommità dell’omonimo poggio, di fondazione antichissima e proprietà del Conte Ugo sulla fine del X secolo: marchese e governatore di Toscana, per atto di donazione lo assegnò alla badia da egli stesso fondata in Poggio Martori, l’attuale areale di Poggibonsi Alto. La struttura centrale è rimasta pressoché intatta ed è caratterizzata dalla presenza di una torre a base quadrata, probabile abitazione del signore: ben conservati e ancora visibili i peculiari archivolti del XII secolo, così come le stupefacenti cantine interrate, sormontate da un ampio soffitto ad un’unica volta e ancora luogo di riposo per le bottiglie prodotte. L’azienda odierna è stata fondata nel 1974 dalla famiglia Braganti, che, proveniendo dal settore dell’argenteria, ha recuperato e ristrutturato il sito in stato di abbandono. Dal 1998, la nuova generazione rappresentata da Michele, ora affiancato dalla moglie Alessandra, inizia un po’ per caso ad occuparsi delle vigne, fino ad immergersi completamente nella passione per la terra ed il vino e ricorrendo alla collaborazione di validi enotecnici italiani e francesi.
La tenuta di Monteraponi si estende oggi sopra una superficie complessiva di 200 ettari, di cui 12 sono riservati ai vigneti: sparsi su un territorio popolato di uliveti, di boschi di querce e castagni e distesi lungo pendii che raggiungono anche i 570 metri di quota, disegnano un anfiteatro esposto a sud all’interno del magnifico territorio del Chianti Classico, nell’areale del comune di Radda. I terreni sono poveri e caratterizzati dalla presenza dell’alberese, la locale pietra calcarea molto dura e dalla notevole capacità drenante: le viti, gestite in regime di agricoltura biologica certificata, affondano le radici per parecchi metri alla ricerca degli elementi nutritivi. Le varietà allevate sono emblematiche del terroir: Sangiovese, su tutti, affiancato dagli storici comprimari Canaiolo e Colorino, mentre le bacche bianche sono rappresentate dal Trebbiano, con una parte di Malvasia. La quota di internazionali è riservata al Merlot.
Monteraponi persegue lavorazioni molto delicate, in modo da salvaguardare l’integrità del frutto e quindi di tutto il corredo aromatico. La vendemmia manuale porta in cantina uve sane e mature, che vengono ulteriormente selezionate e avviate ad una vinificazione di stampo tradizionale, con fermentazioni in vasche di cemento e affinamenti in botti di rovere di varie dimensioni, provenienti da Austria e Borgogna. L’etichetta di punta è rappresentata dal supertuscan Baron’Ugo.
"Michele Barganti è un vignaiolo schietto, rigoroso e intelligente. Ha fatto di Monteraponi un riferimento assoluto nel mondo del vino toscano, e non solo"
Guida Slowine 2023