Regione | Toscana (Italia) |
---|---|
Anno fondazione | 1939 |
Indirizzo | Fattoria Cigliano di Sopra, Cigliano Di Sopra S.S., Via Cigliano - 50026 San Casciano in Val di Pesa (FI) |
Enologo | Matteo Vaccari, Maddalena Fucile |
La Fattoria Cigliano di Sopra si trova nel cuore dello splendido paesaggio collinare dell’area del Chianti Classico, in una delle zone d’Italia più conosciuta al mondo per la produzione di grandi rossi a base di Sangiovese. Il territorio può vantare origini antichissime e per secoli è stato culla della viticoltura. La tenuta si estende nei pressi di San Casciano in Val di Pesa, in provincia di Firenze ed è costituita da un vero e proprio piccolo borgo, che raccoglie la dimora patronale di Villa del Cigliano, i suoi magnifici giardini e un grande parco, la Chiesa di San Zanobi al Cigliano e alcune case coloniche. Oltre a questi edifici storici, la proprietà comprende anche otto ettari di vigneti, 17 ettari oliveti, prati e campi, che garantiscono una ricca biodiversità dell’ecosistema naturale.
La proprietà è situata nella zona più alta del territorio di Cigliano e gode di un clima particolarmente fresco e ventilato, con buone escursioni termiche, particolarmente adatte al Sangiovese, che matura con un profilo di grande eleganza e finezza. Le vigne sono coltivate a un’altitudine di circa 250-300 metri sul livello del mare, con esposizioni soleggiate rivolte a sud-ovest. I terreni sono di composizione piuttosto eterogenea, con presenza di sabbie, limo, argilla, ricchi di calcare e di abbondante pietrisco, che li rende molto drenanti. Gli impianti sono stati realizzati ad alta densità, con 5000 ceppi per ettari, e sono gestiti con basse rese, in modo che ogni pianta produca pochi grappoli ma con un eccellente livello di maturazione e con una buona concentrazione aromatica.
La gestione dell’azienda ha conservato un carattere tipicamente artigianale. Tutti i vini sono prodotti solo con le uve coltivate nella tenuta e le vendemmie si svolgono a mano, con selezione dei migliori grappoli in vigna. All’attenzione minuziosa tra i filari, seguono vinificazioni altrettanto accurate, realizzate in modo delicato e con interventi enologici ridotti al minimo, per preservare e valorizzare la materia prima e il terroir. Le fermentazioni si svolgono in modo spontaneo con utilizzo di soli lieviti indigeni e per gli affinamenti vengono utilizzati tonneau e barrique di rovere francese, avendo cura che il legno non ceda troppe note boisé al vino.