Non disponibile
Barolo Riserva “La Foia” ci offre la possibilità di leggere l’interpretazione di Nadia Curto riguardo l’aspetto più spiccatamente tradizionalista del suo lavoro in cantina.
Il Barolo Riserva “La Foia” di Nadia Curto trae origine dalle uve Nebbiolo allevate nella parte esposta verso est del vigneto Arborina, la menzione geografica aggiuntiva estesa sul territorio del comune di La Morra e situata a quote comprese fra i 270 e i 300 metri sul livello del mare. Le pendenze importanti si uniscono alla peculiare composizione litologica, formata essenzialmente dagli strati di marne blu di Sant’Agata Fossili, per creare un effetto drenante decisivo e vantaggioso alla naturale concentrazione di sostanze estrattive nei frutti. La caratteristica maturazione tardiva del varietale spinge normalmente le vendemmie nel mese di ottobre, anche se il continuo riscaldamento ambientale tende ora ad anticipare sempre più le operazioni nel mese di settembre. La raccolta è eseguita a mano in piccole cassette, con rese intorno ai 65 quintali per ettaro, e i grappoli vengono diraspati e pigiati, avviando la fermentazione tramite un pied de cuve creato con il lavoro dei soli lieviti indigeni. Rimontaggi e follature manuali sono eseguiti quotidianamente, mentre la macerazione sulle bucce procede per circa 20 giorni, al termine dei quali la svinatura in vasche d’acciaio dà libertà allo svolgimento della fermentazione malo-lattica. La maturazione in grandi botti di rovere da 20 e 30 ettolitri richiede un periodo di 36 mesi, finché, nei mesi estivi del quarto anno dalla vendemmia, la Riserva viene imbottigliata senza subire chiarifiche né filtrazioni. Passerà un ultimo anno di affinamento prima di uscire dalla cantina.
Il Barolo Riserva “La Foia” di Nadia Curto presenta una ricca colorazione nettamente granato, dai riflessi aranciati quasi esplosivi. L’aspetto foriero di grande classicità introduce coerentemente un naso caratterizzato da intensi effluvi eterei, indicativo di una composta evoluzione nell’emergere di toni scuri di cacao e caldi di cuoio e tabacco. Il peculiare floreale di rosa canina è ancora vivo e intrigante la pungenza speziata unita alla profondità balsamica. Il gusto pieno e austero rappresenta un messaggio di grande eleganza, magistralmente equilibrato fra la morbidezza alcolica, la trama tannica integrata, la spiccata freschezza e la lunga chiusura minerale.