'Orange' di Abbazia San Giorgio è un vino bianco macerato per 15 giorni sulle bucce, proveniente da antichi alberelli di Zibibbo coltivati sulla terra nera di Pantelleria con antichi metodi ancestrali. Si presenta con una veste arancio torbata e profuma di Pantelleria: sentori dolci di albicocca, scorza d'agrume, frutta secca e miele si intrecciano a tonalità salate e minerali. La solare e mediterranea freschezza, la raffinata sapidità e il carezzevole tannino sottolineano con ritmo e vitalità il sorso
“Orange” di Abbazia San Giorgio è tale di nome e di fatto. La sua unicità sta nella sua origine, ovvero vigneti che si trovano a Pantelleria, isola a metà strada tra l’Italia e l’Africa, così affascinante con i suoi terreni di origine vulcanica e gli allevamenti ad alberello delle viti, diventati patrimonio dell’Unesco dal 2014. La cantina Abbazia San Giorgio è una piccola realtà che sorge a Khamma, nella zona nord ovest dell’isola, creata da Battista e Beppe, che avevano il desiderio di valorizzare soprattutto lo Zibibbo attraverso una conduzione completamente biologica con principi biodinamici. Precisione, semplicità e trasparenza sono valori che si trasmettono immediatamente anche attraverso la bottiglia, che ha un’etichetta minimalista ed elegante.
Abbazia San Giorgio “Orange” nasce dalle uve di Zibibbo, vitigno autoctono siciliano, famoso soprattutto per il passito. Le viti si trovano sparse sui 3 ettari di vigneti in minuscole particelle a 300 metri sul livello del mare, su suoli ricchi di sostanze organiche perchè vulcanici. La vendemmia manuale inizia a settembre e i grappoli vengono diraspati e pigiati per essere pronti per la fermentazione spontanea. La macerazione a contatto con le bucce dura 15/20 giorni, durante la quale non viene aggiunta solforosa. L’affinamento è in parte in silos di acciaio e in parte in botti di castagno per 6 mesi. Nella fase di imbottigliamento non avvengono nè filtrazioni nè chiarifiche.
Lo Zibibbo secco “Orange” Abbazia San Giorgio sorride dalla bottiglia con quel suo magico colore arancio con riflessi ambrati leggermente velato. È una presenza importante, che si fa materica nel bicchiere, anche attraverso i sentori che si manifestano in tutta la loro potenza e solarità: la terra da dove provengono rilascia odori di nota mediterranea e di albicocche, a fianco di bucce di arancia e ricordi di miele e noci. Il mare su cui le viti si affacciano regalano sentori iodati con tocchi di mineralità dei suoli vulcanici. In bocca è fresco e sapido, con una tensione dei tannini che fanno di “Orange” un vino vivo e vivace, con un finale lungo e appassionante.
Ambra/arancio velato con presenza di residui naturali
Ricche note mediterranee di albicocca, buccia d'arancia, timbri iodati, sensazioni mineral-vulcaniche e leggeri aromi di noce e miele
Solare, fresco, sapido, vivo e mediterraneo, accarezzato da un leggero tannino