Il "Vina el Pago" Tinto della cantina Azpillaga Urarte è un vino rosso dall'animo funky e con uno spirito complementare ai i classici vini della Rioja. Realizzato da un blend di Tempranillo, Garnacha, Graciano e Viura, le uve vengono sottoposte ad una macerazione carbonica di 10-12 giorni e fermentazione alcolica spontanea. Si sviluppa con un sorso morbido con un finale secco, regalando al naso aromi di ciliegia, sentori di cioccolato amaro e note di erba secca
La Bodega Azpillaga Urarte, condotta oggi dai fratelli Eduardo e Ignacio Perez, offre con questo “Viña el Pago” una interessante e originale interpretazione del Tempranillo e del magnifico territorio in cui prosperano le uve: un rosso scattante, dai toni insieme rustici e complessi, tutto frutto e profumi.
Le parcelle da cui si ottengono le uve per la produzione del “Viña el Pago” sono dislocate nei comuni di Lanciego, Elvillar e Cripan, all’interno della regione di La Rioja. Sono appezzamenti che si trovano ad un’altitudine compresa fra i 400 e i 600 metri sul livello del mare, sopra un suolo di matrice argillo-calcarea e di media profondità. I vigneti, che hanno un’età media di 25 anni, sono allevati secondo il metodo dell’agricoltura rigenerativa: solo estratti di piante e principi biodinamici per i trattamenti. La vendemmia viene svolta manualmente a piena maturità, con selezione dei grappoli migliori. La massa delle uve si compone per il 90% da Tempranillo, 6% da Garnacha Tinta e per il resto da Graciano e Viura. Portati in cantina, sono presto avviati ad una preliminare macerazione carbonica della durata di circa 10-12 giorni. La successiva fermentazione alcolica è spontaneamente condotta dai soli lieviti autoctoni e prosegue fino a naturale esaurimento, con rimontaggi quotidiani, per mantenere il cappello di vinacce sempre coperto. L’imbottigliamento avviene senza chiarifiche, stabilizzazioni né filtrazioni.
“Viña el Pago” Tinto rappresenta il rosso d’ingresso della Bodega Azpillaga Urarte, di un rosso rubino dai riflessi violacei, vivace quanto fitto allo sguardo. Il naso è presto catturato dai profumi orientaleggianti di spezie scure in sottofondo, che fanno il paio con i sentori di cioccolato, mentre l’impatto più immediato è rappresentato dalle note fruttate della ciliegia e del mirtillo. Una sfumatura molto territoriale di erbe essiccate emerge con qualche rotazione. Il sorso si dimostra ben strutturato: succoso di frutti rossi e scuri, con un ritorno di sensazioni balsamiche, chiude con un tannino piuttosto giovane e asciugante, che ben bilancia la parte morbida e la tesa freschezza. Una bella etichetta gastronomica, potremmo dire: piatti rustici come zuppe di legumi, calde o fredde, oppure succulenti carni rosse semplicemente cotte alla piastra.
Rosso rubino con riflessi violacei
Aromi di frutta come ciliegia e mirtillo, sentori speziati di cioccolato amaro e note di erba secca
Funky, morbido dal finale secco