Il Valpolicella di Corte Bravi, vinificato in acciaio, è una versione molto fresca, gastronomica, beverina e piacevole della tipologia. Un vino diretto, fruttato e floreale, da bere ora come tra qualche anno, ideale per un momento di tranquillità
Corte Bravi Valpolicella Classico rappresenta una bottiglia in grado di esprimere il volto più accessibile e diretto del famoso areale da cui proviene. La Valpolicella è un esteso territorio situato a nord di Verona e suddivisibile in tre differenti sottozone, che da est verso ovest sono: la Valpolicella Orientale, la Valpolicella Valpantena e la Valpolicella Classica. Quest’ultima zona, dove si trova Corte Bravi, è quella più antica che ha dato origine alla denominazione e in cui risiedono le più celebri e storiche realtà vitivinicole. Sembra che il nome Valpolicella derivi dal latino “vallis-polis-cellae”, letteralmente “valle delle molte cantine”.
Il Valpolicella Classico di Corte Bravi viene realizzato a partire da un blend di Corvinone (50%), Corvina Veronese (35%) e Rondinella (15%). Le vigne hanno un’età di circa 20 anni e sono allevate secondo i principi dell’agricoltura biologica attraverso il tradizionale sistema a pergola veronese. Per quanto riguarda l’aspetto pedologico, si tratta di terreni prevalentemente calcarei, ubicati a circa 200 metri di quota. Dopo la vendemmia manuale e l’attenta selezione, i grappoli vengono pigiati e il mosto così ricavato è fermentato in vasche d’acciaio a temperatura controllata grazie al solo intervento dei lieviti indigeni. Successivamente, il vino matura per un anno sempre in acciaio, dove svolge spontaneamente la fermentazione malolattica. Infine, l’imbottigliamento è eseguito senza previa filtrazione e il vino trascorre almeno altri 5 mesi in vetro prima di essere commercializzato.
Rosso rubino dai riflessi amaranto è il colore del Valpolicella Classico Corte Bravi. L’olfatto offre sentori di frutti rossi come ciliegia e fragola, nonché note di fiori scuri freschi. Scorrevole, fresco e leggero in bocca, dove la piacevole sapidità contribuisce a renderlo assai beverino. Il finale insiste su sensazioni fruttate.
Rosso rubino dai riflessi amaranto
Frutti rossi come ciliegia e fragola, fiori scuri freschi
Fruttato e fresco, la piacevole sapidità lo rende molto beverino