Il Sylvaner di Kuenhof è un vino bianco morbido e profumato affinato in acciaio e in botti di acacia. Esprime la freschezza e la mineralità tipica della Valle Isarco, con note aromatiche che oscillano dalla frutta gialla alla paglia, al fieno e ai fiori di campo. Il sorso è vibrante, sapido e lunghissimo
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Il Sylvaner della cantina Kuenhof rappresenta un’espressione in purezza di Sylvaner che colpisce per la sua sferzante freschezza, caratteristica alla base dell’ottima longevità di questo vino. Il Sylvaner è un antico vitigno a bacca bianca, probabilmente originario dell’Austria, divenuto una specialità della Valle Isarco, territorio altoatesino dove opera la tenuta Kuenhof, ubicata precisamente nel comune di Bressanone. Assieme al Riesling, quest’uva rappresenta poi la più importante varietà coltivata dalla famiglia Pliger, proprietaria di Kuenhof.
Kuenhof Sylvaner viene prodotto con sole uve dell’omonima varietà coltivate in maniera sostenibile a sud di Bressanone. Le vigne sono rivolte in parte a sud-est e in parte a sud-ovest e poggiano su terreni pietrosi ricchi di scisto, fillade e quarzo, con una piccola quantità di argilla. Inoltre, le piante beneficiano dell’elevata altitudine, compresa tra i 550 e i 750 metri sul livello del mare, e del microclima caldo durante l’epoca di maturazione dei grappoli, altresì caratterizzato da notevoli escursioni termiche tra il giorno e la notte. Tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre viene effettuata la raccolta, seguita dalla vinificazione in bianco delle uve tramite pressatura delicata e fermentazione alcolica in vasche di acciaio inox e grandi botti di acacia, medesimi contenitori vinari dove il liquido resta a maturare per diversi mesi sulle fecce fini, senza che si sviluppi la fermentazione malolattica.
Il Sylvaner di Kuenhof ha un colore giallo paglierino brillante. La gamma olfattiva si compone di profumi di frutta gialla e agrumi, accompagnati da richiami di paglia, fieno e fiori di campo. La piacevole freschezza al palato è bilanciata dal corpo morbido, componente che in certe annate viene ancor più esaltata da un leggerissimo residuo zuccherino, nell’ordine dei 3-6 g/l, volutamente lasciato dalla famiglia Pliger. L’articolata progressione prosegue nel segno di un deciso timbro sapido-minerale.
Giallo paglierino
Note di frutta gialla, accompagnate da richiami di paglia, di fieno e di fiori di campo
Di bella freschezza, minerale, complesso, con una intensa sapidità