Il Soave Classico di Gini è un ritratto fragrante, fresco e delicato della Garganega coltivata sui tipici terreni vulcanici e calcarei nella zona classica. Si introduce al naso con toni agrumati, affiancati da accenti minerali, sapidi e delicate fragranze che richiamano il mondo floreale. Scorre al palato con freschezza e agilità su una trama fine e cesellata, dalla chiusura leggermente mandorlata
Il Soave Classico Gini costituisce il mattoncino base su cui si costruisce tutta la produzione della cantina che si trova a Monteforte d’Alpone in provincia di Verona. Gini è un nome rappresentativo e storico per la zona del Soave, che ha fatto di queste uve la propria eccellenza, sia in Italia che al di fuori dei confini nazionali. La ricerca approfondita sulle differenze e sulla qualità dei diversi cru all’interno dei 60 ettari vitati di proprietà ha portato a produrre vini che sono sinonimo di territorio e ricchezza. In ogni bottiglia si possono percepire il legame, il rispetto e il grande lavoro della famiglia Gini in vigna e in cantina. Anche la scelta di essere biologici rispecchia il percorso di ascolto della terra e di cura dell’ambiente.
Gini Soave Classico è un assemblaggio di sole uve Garganega provenienti da 12 ettari di diversi cru sulle colline di Monteforte in provincia di Verona. Il terreno è di origine vulcanica con la presenza di rocce calcaree e le viti hanno una media di età di 70 anni. La raccolta a ottobre prevede la vendemmia a mano con selezione attenta già in vigna. A seguita della pigiatura soffice viene avviata la fermentazione tramite lieviti indigeni senza mai l’aggiunta di solfiti in questa fase. L’affinamento è di almeno sei mesi con la permanenza del vino sui lieviti in piccole vasche di acciaio.
Il Soave Classico Gini si presenta con il proprio giallo paglierino brillante, con alcuni riflessi verdognoli che si intravvedono in trasparenza. Al naso si alternano e si intrecciano sentori diversi tra loro, ma che insieme compongono un bouquet molto interessante e attraente: le note agrumate fanno da contraltare a quelle floreali –che arrivano nette e forti- di sambuco e biancospino. Il pepe bianco punteggia le narici, mentre sul finale compaiono sbuffi amaricanti di mandorla fresca. Quando si assaggia questo bianco la sensazione preponderante è quella legata alla freschezza, insieme a un’elegante finezza e a una mineralità spiccata.
Giallo paglierino brillante con luminosi riflessi verdolini
Note di agrumi, pepe bianco, intense fragranze floreali (sambuco e biancospino) e sensazioni finali di mandorla fresca
Fresco, minerale, agile e di delicata finezza