Il Sirica di Feudi di San Gregorio è un vino rosso maturato per 12 mesi in barrique, ottenuto da un antico e dimenticato vitigno campano chiamato Sirica. Al naso si avvertono molto le note fruttate di mora, mirtillo e ribes, accompagnate da sbuffi vegetali. Al palato è speziato, fresco e morbido
Il Sirica è un vino che, prima di essere assaggiato, deve essere rispettato. Già, perché stiamo parlando di una varietà autoctona praticamente sparita, che solo qualche anno fa è stata scoperta dagli agronomi di Feudi di San Gregorio nei terreni vicini ai vigneti di proprietà. Da allora la cantina si è impegnata con anima e cuore nel suo recupero, riproducendo le viti e coltivandole oggi in un vigneto poco più grande di un ettaro. Si tratta di un’espressione irpina dai profumi fruttati, caratterizzata da una beva piena, che ben si addice ad accompagnare diversi piatti della cucina italiana. Un’etichetta destinata agli eno-curiosi degli autoctoni.
Il Sirica è un vino campano che prende il nome dall’omonimo vitigno da cui viene realizzato. Si tratta di una vera e propria reliquia ampelografica, oramai quasi scomparsa. Feudi di San Gregorio è l’unica realtà produttiva che si dedica alla sua coltivazione. Le uve, una volta raccolte e portate nei locali adibiti alla vinificazione, fermentano alcoolicamente in serbatoi d’acciaio, macerando per circa 3 settimane. In seguito si prosegue con la fase di affinamento, svolto per 12 mesi in barrique di rovere francese e, dopo l’imbottigliamento, per altri 9 mesi direttamente in vetro.
Il vino rosso Sirica realizzato dalla cantina Feudi di San Gregorio si annuncia nel bicchiere con una tonalità che richiama quella del rubino. Ben sviluppato il naso, che si muove su una progressione di note che, dal fruttato, virano verso il vegetale e lo speziato. All’assaggio è di buon corpo, rotondo e vellutato, con un sorso di piacevole freschezza che si caratterizza per una notevole persistenza finale. Una bottiglia con cui la cantina rende omaggio a un vitigno praticamente scomparso, in grado però, come dimostrano gli ottimi punteggi ottenuti a livello nazionale e internazionale, di dire la sua nell’attuale panorama enologico campano.
Rosso rubino
Di frutti di bosco, con note vegetali e spezie
Pieno, fresco, speziato, morbido, dal tannino velato e persistente