Il "Rosso Giulietta" è un vino rosso delle Langhe prodotto a partire da uve Pelaverga e affinato per alcuni mesi in acciaio. Un'espressione di forte territorialità, dal colore rosso cerasuolo scarico, ricca di aromi speziati con note di piccoli frutti rossi e cenni vegetali, dalla beva fresca, scorrevole e piacevolmente tannica.
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Il Rosso “Giulietta” Olek Bondonio della Cascina La Berchialla è un rosso piemontese prodotto con un antico vitigno autoctono delle Langhe, l’uva Pelaverga, coltivata da secoli nell’area di Verduno. Un tempo era presente tra i filari di Nebbiolo e di Barbera e solo nel corso degli anni ’70 è cominciata la sua riscoperta e valorizzazione in purezza. Un recupero che ha permesso di portare alla luce un vitigno di grande finezza ed eleganza, caratterizzato da profumi floreali, aromi di piccoli frutti rossi e soprattutto intense note spezie. Un rosso delicato, fresco e di grande piacevolezza di beva.
“Giulietta” e il vino rosso di Olek Bondonio della Cascina La Berchialla, che ha il merito di far conoscere il volto elegante e raffinato che è capace di esprimere il vitigno Pelaverga in purezza. È un rosso artigianale, nato dalla passione di un vignaiolo che gestisce una piccola proprietà a Roncagliette, nell’area del Barbaresco, da sempre famosa per la qualità dei suoi vini. Prima di iniziare a imbottigliare in proprio, le uve della Cascina La Berchialla erano conferite alla cantina di Angelo Gaja, il più celebre produttore della zona. Ai due ettari originari della proprietà di famiglia, si sono aggiunti nel corso degli anni un paio d’altri presi in gestione ad Altavilla e Neive. In campagna la chimica è bandita e anche in cantina si preferisce una concezione semplice dell’enologia, con il minimo intervento umano. Il risultato di quest’approccio è un vino schietto, genuino e autentico, capace di parlare la lingua della terra delle Langhe.
Il vino “Giulietta” Rosso Olek Bondonio della Cascina La Berchialla è un Pelaverga in purezza, che nasce da una fermentazione in serbatoi d’acciaio inox con utilizzo di solo lieviti indigeni. Il vino riposa poi per alcuni mesi in vasche d’acciaio prima d’essere imbottigliato, con un’aggiunta minima di solfiti. Nel calice si presenta di colore rosso rubino, chiaro e luminoso. All’olfatto sprigiona un bouquet caratterizzato da profumi floreali, delicati sentori speziati, su un sottofondo di ribes rosso, lampone e fragoline di bosco. Al palato è scorrevole e dinamico, con un sorso particolarmente sottile e delicato. Il finale è piacevolmente fresco e sapido, con un ritorno su note speziate.
Rosso violaceo molto scarico
Note di spezie, piccoli frutti rossi, cenni floreali e vegetali
Fresco, scorrevole, schietto e speziato, dai gradevoli tannini