"Bure Chiara" della cantina Val di Buri è un vino rosato originario delle colline pistoiesi che prende vita da uve Sangiovese. Dopo la vendemmia manuale, viene avviata la fermentazione spontanea in damigiana, il mosto resta a contatto con le bucce per 42 ore in vasche di vetroresina ed in seguito trasferito nuovamente nelle damigiane per affinare 6 mesi. Un profumo di fragoline di bosco che persiste sul palato, in un sorso fresco e succoso
Non disponibile
Con “Bure Chiara”, la cantina Val di Buri omaggia la cultura contadina attraverso l’interpretazione in rosa delle classiche varietà territoriali. L’espressione è rustica, ma non scontrosa, di rifinito equilibrio senza scadere nel ruffiano: una bottiglia da bersi d’un sorso, che richiama le rumorose tavolate quotidiane delle pause dal lavoro nei campi. Uno sguardo alla tradizione confermato dalla conduzione del vigneto secondo le regole biodinamiche e senza nessun utilizzo di chimica nemmeno in cantina.
“Bure Chiara” viene realizzato da Val di Buri a partire dalle varietà locali Canaiolo e Sangiovese, che entrano nell’assemblaggio rispettivamente per 70 e il 30 percento. I piccoli appezzamenti si trovano sulle prime pendici dell’Appennino tosco-emiliano, circondati da un rigoglioso verde boschivo e caratterizzati da suoli di matrice argillosa particolarmente ricchi in minerali. Elevati a quote intorno ai 300 metri sul livello del mare, sono volti verso sud a guardare il centro abitato di Pistoia. Le uve giunte in cantina vengono diraspate a mano e pigiate con i piedi: il mosto ottenuto rimane a contatto con le bucce per 48 ore in tini di vetroresina, quindi si procede a torchiatura della massa. La fermentazione è spontanea e condotta unicamente dai lieviti indigeni all’interno di damigiane da 54 e 34 litri, senza controllo di temperatura. Anche l’affinamento si svolge in damigiana, per un periodo di 8 mesi. Nessuna filtrazione o altra manipolazione invasiva è prevista prima dell’imbottigliamento. Rosato naturalmente destinato ad un mercato di chicche enologiche, vinificato in nemmeno 300 bottiglie.
“Bure Chiara” di Val di Buri si presenta all’occhio vestito di un gioioso rosa intenso che richiama la fragola. L’impatto al naso è sul fruttato di bacca rossa e matura, come le visciole e le amarene, accompagnato dalla fragranza di macchia mediterranea al sole, in cui si fondono note floreali ed erbacee, per poi sfumare su parti di spezie orientali e piccanti di pepe nero. In bocca è una spremuta di bacche rosse appena colte e il sorso è disegnato da una briosa freschezza e da una gustosità compulsiva. Un rosato che richiama le tavolate di campagna, con i primi piatti della tradizione, i salumi e i formaggi artigianali.
Rosa fragola intenso
profumi di fragoline di bosco, sentori erbacei e note floreali
Succoso, fresco, beverino, gustoso e facile