Il "Desaia" di Cascina Fornace è un Arneis che prende vita dai suoli sabbiosi del Roero. Un bianco a forte quoziente territoriale, che non ha nessuna fretta di uscire sul mercato: 'perché l'Arneis può invecchiare!'. Indossa una veste cromatica intensa e luminosa, merito di una lieve macerazione sulle bucce e trasuda profumi salini ed esotici, sempre intriganti e cangianti. In bocca è pulito, netto e succoso, di respiro iodato e carattere da vendere.
Il Roero “Desaia” è l’Arneis di ingresso della Cascina Fornace, il primo incontro con Enrico ed Emanuele, il primo passo dentro la cantina, il primo tuffo nel territorio del Roero. Il vino bianco più rappresentativo di questa zona, chiamato localmente Nebbiolo bianco, è profumato, salato, succoso e sì, può evolvere nel tempo. Proprio da questo assunto di base si modella l’approccio produttivo Cascina Fornace: valorizzare l’Arneis esattamente per quello che è, rispettando l’ambiente, ispirandosi all’agricoltura biologica e mantenendo fede alle fermentazioni spontanee.
“Desaia” è il nome della vigna, un lembo di terra roerina, caratterizzata da suoli sabbiosi, versanti collinari ripidi e grande biodiversità. Le uve Arneis crescono in un habitat davvero ideale: tra i filari non si usano pesticidi e sostanze chimiche di alcun tipo, i suoli non vengono lavorati preferendo di gran lunga che l’erba cresca liberamente insieme a leguminose, graminacee e crucifere. In cantina si usa la medesima cura, si interviene solo se necessario: si utilizzano i lieviti naturalmente presenti sugli acini, non si controlla la temperatura e le percentuali di solforosa sono tenute molto basse. In questo caso la fermentazione ha luogo in vasche di cemento a contatto con le bucce per 3 giorni; l’affinamento ha una durata di 10 mesi e viene svolto in cemento (80%) e in tonneau di media capacità (20%).
Il Roero Arneis “Desaia” di Cascina Fornace non ha paura di essere stappato anche a distanza di anni dalla messa in bottiglia. D’altronde, ‘perché tutti accettano di lasciar evolvere il Nebbiolo e in pochi hanno la stessa pazienza nei confronti dell’Arneis?’. La veste cromatica è gialla scura, con luminose trame aranciate e dorate, lievemente velata a causa del deposito non filtrato presente in bottiglia. Al naso è ampio e pungente: ricordi esotici fanno capolino di soppiatto, tra onde iodate e lampi erbacei profondamente territoriali. In bocca è succoso e cangiante, sorretto da una vibrante spalla acida e da una dinamica salinità, lungo ed espressivo: indimenticabile!
Giallo dorato intenso lievemente velato
Trame di frutti esotici e maturi, si intersecano a ventate iodate e minerali, di timbro territoriale
Succoso, espressivo, asciutto e diretto, di dinamica freschezza e accesa salinità