Il Primofiore di Quintarelli è un vino rosso intenso, ricco di aromi e profumi: perfetta fusione tra varietà di uva internazionali e autoctone della Valpolicella. Dopo una maturazione di quasi un anno in botte grande esprime una fragrante complessità dominata di note di viole e ciliegie. Al palato è morbido, rotondo, sapido e fresco
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Il Primofiore di Giuseppe Quintarelli è un rosso elegante, ricco e intenso, che nasce nella magnifica zona collinare della Valpolicella. È il frutto di un interessante e insolito assemblaggio tra le varietà a bacca rossa classiche della zona, Corvina, Corvinone e i famosi vitigni bordolesi Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon. Dopo un anno d’affinamento in legno, il risultano è un vino di grande personalità che esprime un profilo morbido avvolgente con note di ciliegia, frutta rossa, accompagnate da raffinate evoluzioni terziarie.
Il Primofiore è il frutto del desiderio di Giuseppe Quintarelli di andare oltre l’orizzonte della Valpolicella, per realizzare un vino che potesse esprimere un respiro più internazionale, pur tenendo fede alla tradizione dell’appassimento delle uve, tipica del territorio. Giuseppe Quintarelli non ha bisogno di presentazioni. Appartiene alla ristretta cerchia dei grandi nomi del vino italiano, che hanno fatto conoscere le nostre eccellenza in tutto il mondo. La cantina di Negrar è un vero e proprio punto di riferimento imprescindibile per la storia della Valpolicella e soprattutto del suo vino più famoso: l’Amarone. Le vigne si trovano nelle pregiate zone di Sant’Ambrogio a Montorio e Valgatara, su terreni di matrice prevalentemente calcarea. La grande attenzione in vigna e le accurate vinificazioni, permettono di ottenere vini capaci di raccontare in modo autentico il territorio.
Il vino Primofiore Quintarelli è un vino che unisce la tradizione dei rossi della Valpolicella con quella di Bordeaux. Al termine della raccolta, le uve sono fatte appassire per circa un mese prima di procedere alla fermentazione. Prima dell’imbottigliamento, il vino matura per un anno in grandi botti di rovere di Slavonia. Nel calice ha una veste color rosso rubino cupo con lievi riflessi granato. Al naso si apre su note floreali che ricordano la violetta, aromi di ciliegia, di frutta rossa matura e sfumature di morbide spezie. Al palato ha buona struttura, tannini evoluti e ben integrati al corpo del vino, aromi ricchi e complessi. Il finale è armonioso e molto persistente, con una chiusura che torna su sensazioni sapide e leggermente speziate. Un grande rosso, firmato da uno dei migliori “autori” del vino italiano.