Il Pinot Noir “Petit Feule” di Tony Bornard è un rosso leggero e beverino ma che di certo non pecca di complessità. Il profilo aromatico vede frutti rossi in confettura abbinarsi piacevolmente con sentori erbacei, mentre al palato sorprende per leggerezza, con tannini sottili, grande rotondità, davvero un vino beverino che ben si sposa sia con carni di pollo che con intensi secondi di pesce. Un bicchiere tira l'altro, da provare con una zuppa di pesce e pomodoro, come una bouillabaisse
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“Petit Feule” di Tony Bornard rappresenta davvero il “piccolo fuoco” di questo Pinot Noir in purezza: un vitigno del freddo allevato sulle rocce alpine, quasi troppo esile all’apparenza; eppure, capace di esprimere una calorosa eleganza, composta di finezze, dettagli e ricami preziosi.
Tony Bornard realizza “Petit Feule” vinificando in purezza le uve di Pinot Noir che provengono dalla più piccola parcella del lieu-dit Feule e da viti impiantate nel 2008. La conduzione segue le regole dell’agricoltura biologica, rigidamente imposti dalla certificazione ottenuta nel 2005, cui ha fatto seguito una seconda conferma con Ecocert nel 2013. I suoli caratterizzati essenzialmente da marne iridate sono disposti lungo i pendii che raggiungono i 400 metri di altitudine sul livello del mare e orientati in questo caso a pieno sud: guardano verso la valle della Saone, che scorre ad ovest del Massiccio del Jura, la catena montuosa che la separa dalla Svizzera e dai laghi di Ginevra e di Neuchatel. Le uve sono raccolte manualmente intorno alla metà di settembre, a piena maturazione, e portate in cantina vengono vinificate utilizzando il 30% di grappoli interi. La fermentazione alcolica ha luogo in acciaio ed è condotta dai lieviti indigeni, con una macerazione sulle bucce che si protrae per 60 giorni e alcuni rimontaggi eseguita a vasca aperta. L’affinamento si svolge in foudre di rovere lungo 7 mesi e l’imbottigliamento si realizza senza nessun intervento di filtrazione o chiarificazione, né stabilizzazione o aggiunta di anidride solforosa.
“Petit Feule” di Tony Bornard presenta una caratteristica veste color rubino chiaro e l’aspetto di una grande scorrevolezza. I profumi sono immediatamente collegati alla frutta rossa, con un primo piano di ribes e ciliegia in confettura, mentre emergono dallo sfondo sfumature erbacee e linfatiche pulsanti. Il sorso è fluido, composto di una vaghissima vena zuccherina da gelée ai frutti di bosco, un tocco di morbidezza all’interno di una tesa freschezza che sfocia in un finale sottilmente salino, come la trama tannica che lo accompagna. Espressione di un Pinot Noir da selvaggina da piuma e funghi.
Rosso rubino chiaro
Ribes rosso, ciliegia in confettura, sentori erbacei sul finale
Beverino, morbido ma fresco, dal tannino fine