Intenso, complesso e molto territoriale, il Pignolo de La Tunella è un vino rosso affinato per 48 mesi in botti di rovere. Sensazioni di sottobosco e profumi di spezie dolci, frutta sotto spirito, tabacco, cacao ed erbe balsamiche emergono da una trama piena, densa e avvolgente
Il Pignolo della cantina friulana La Tunella è un vino intenso e strutturato, ottenuto dalla vinificazione dell’omonimo vitigno autoctono a bacca rossa. Solitamente pensiamo al Friuli Venezia Giulia come terra di grandi bianchi, se questo vale per il Collio, nell’area dei Colli Orientali da secoli è viva la tradizione di produrre rossi di carattere e personalità. Il Pignolo è una varietà locale che dona vini concentrati e potenti, con tannini e freschezza decisamente esuberanti. Il lungo affinamento in legno permette al vino di addolcire le asprezze giovanili e presentare un sorso intenso, ricco, dagli aromi evoluti e complessi. È un grande vino gastronomico, che a tavola trova i migliori abbinamenti con brasati di carni rosse o con selvaggina in umido.
Il Pignolo, insieme al Refosco dal Peduncolo Rosso e allo Schioppettino, è uno dei rossi simbolo della cantina Tunella, una bella realtà dei Colli Orientali, che possiede una tenuta di circa 70 ettari. Le vigne si trovano sui dolci rilievi che disegnano le campagne dei territori di Cividale del Friuli, Premariacco, Manzano e Corno di Rosazzo. Le Alpi Giulie offrono protezione dai venti freddi di nord-est e le brezze dell’Adriatico contribuiscono a mitigare il clima. In queste particolari condizioni, anche le uve a bacca rossa arrivano a piena maturazione con grande ricchezza aromatica. Il Pignolo è sempre stato coltivato in Friuli e solo dopo l’avvento della fillossera era stato abbandonato in favore dei più famosi vitigni internazionali. Negli ultimi decenni, con il rinnovato interesse per le varietà autoctone, ha ritrovato spazio in vigna, con cloni recuperati da alcune vecchie viti dell’Abbazia di Rosazzo.
Il Pignolo de La Tunella è una versione particolarmente interessante di questo rosso della tradizione friulana. È un vino che ha bisogno di tempo, che va aspettato, in modo che il suo carattere un po’ selvatico sia domato da un lungo periodo di maturazione il legno. Al termine della vendemmia manuale, i migliori grappoli subiscono un leggero appassimento. Si procede quindi alla fermentazione con utilizzo lieviti indigeni e una macerazione sulle bucce di circa 3 settimane. Il vino riposa in tonneau di rovere per almeno 4 anni e completa l’affinamento con un ulteriore anno in bottiglia. Si presenta con un colore rosso rubino cupo con riflessi granato e al naso esprime aromi di morbide spezie, confettura di frutta rossa, frutta sotto spirito, sentori di humus e sottobosco, cenni di cacao amaro e tabacco. Al palato ha un corpo importante, con tannini fitti e vivaci, aromi densi e complessi, che accompagnano il sorso verso un finale fresco e molto persistente. Un’etichetta ideale per chi ama uscire dagli schemi classici dei rossi più conosciuti e diffusi e scoprire una piccola rarità della terra friulana.
Rosso rubino intenso con riflessi granati
Intense sensazioni di sottobosco, spezie dolci, frutta sottospirito, tabacco, cacao e una soffusa percezione minerale e leggermente balsamica
Pieno e di gran carattere, denso ed avvolgente, dai tannini fitti ed eleganti e piacevolmente fresco ed equilibrato