“Pierre Chaude” rappresenta il vertice di L’Anglore: il terroir del Midi francese e il suo varietale di riferimento interpretati attraverso la maestria di Eric Pfifferling, capace di ottenere un capolavoro di equilibrio tra maturità del frutto e raffinata delicatezza.
La cuvée “Pierre Chaude” del Domaine L’Anglore prende vita grazie al magnifico vigneto di Grenache che sfiora i 70 anni di età: le viti più vecchie sono state impiantate dal nonno nel 1955, quelle più giovani dallo stesso Eric nel 1991, tutte sempre provenienti da selezione massale. Sparse sull’appezzamento si trovano alcune piante di Carignan e di Clairette, insieme ad una decina di filari di Grenache Blanc, utilizzata per la cuvée Sels d’Argent. Il terreno a struttura argillo-calcarea incontra la compatta roccia madre a 1,5 metri di profondità ed è disseminato di candide pietre piatte che trattengono il calore solare per dispensarlo durante le ore notturne, così come riflettono la luce durante il giorno: il nome della parcella, riportato in etichetta, è perfettamente azzeccato. La conduzione agronomica utilizza pratiche biodinamiche ed è certificata biologica dal 2003: tra le erbe spontanee spuntano porri selvatici. La vendemmia si svolge in modo manuale, alla piena maturità dei frutti: la raccolta consente rese limitate a circa 25 ettolitri per ettaro. L’assemblaggio comprende la stragrande maggioranza di Grenache, proveniente solo dalle viti più vecchie e vinificata a grappolo intero, cui si unisce un piccolo saldo di uve Carignan e Clairette: la fermentazione è spontanea, con macerazione di 15 giorni e l’affinamento ha luogo in botti di rovere usate per 18 mesi.
“Pierre Chaude” del Domaine L’Anglore si palesa di un colore rosso fitto e velato, dai riflessi violacei. L’impatto al naso parla di campi assolati attraverso i sentori balsamici della lavanda, ricamati da un floreale penetrante di violetta. Deliziose aperture olfattive verso le erbe aromatiche, il timo e poi la polvere di tè verde, per finire sulle sfumature acidule e zuccherine del melograno e lampone. Il sorso è di grande armonia, con una struttura composta di tannini suadenti e maturità del frutto, verticale freschezza e sottili richiami aromatici e speziati.
Rosso torbido con riflessi violacei
Sentori floreali di violetta e lavanda, note di timo e té verde e aromi di melograno e lampone
Sottile, intrigante, raffinato, armonioso, con tannini sinuosi