"Aestas Siciliae" di Cos è un vino dolce siciliano da uve raccolte tardivamente e fermentate con lieviti indigeni in vasche di cemento. Il gusto dolce, morbido e persistente è introdotto da un ricco e aromatico ventaglio olfattivo che ricorda la frutta secca, l'albicocca sciroppata, il miele e il vento del mare.
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L'Aestas Siciliae di Cos racconta la generosa solarità dell'isola, in un susseguirsi di frutta, fiori e mare. Si fa presto a parlare di vini artigianali, oggi che l'accezione del termine è ampiamente sdoganata e condivisa da numerosi produttori. Negli anni 80 sposare un progetto che fosse vocato solo alla produzione di liquidi aderenti al territorio, fatto di passione e rispetto, non era una scelta così scontata. Per alcuni forse, ma non per Giusto Occhipinti e Titta Cilia, che hanno deciso nei pressi di Vittoria, nel Ragusano, di fondare la loro cantina, esaltando le varietà locali con interpretazioni veritiere e senza filtri. 30 ettari, dove parole come biodiversità sono concetti tangibili, con vigne che crescono a ridoso di mandorli, ulivi e carruba. Completa il quadro un approccio alla vinificazione più che tradizionale, con fermentazioni che avvengono in cemento o addirittura in anfore spagnole, chiamate Tinajas. Che altro aggiungere? Bottiglie in cantina senza dubbio!
Il vino Aestas Siciliae è ottenuto a partire da uve bianche raccolte in vendemmia tardiva. I grappoli provengono da viti di 10 anni di età, coltivate a 200 metri di altitudine su terreni di origine pliocenica e di matrice calcarea. In vigna si seguono i dettami dell'agricoltura sostenibile, senza l'utilizzo di qualsiasi sostanza chimica o di sintesi. Dopo una delicata pressatura degli acini, raccolti surmaturi, prende il via la fermentazione spontanea che avviene in vasche di cemento vetrificate.
Il Passito Aestas Siciliae irrrora il calice con un ammaliante veste dorata ed intensa. Portare il bicchiere al naso significa fare una passeggiata in Sicilia, ed essere travolti dai suoi aromi conturbanti. Zagara, miele, scorza d'agrume, carruba, note iodate: è incredibile la capacita del liquido di restituire la ricchezza del frutto e al contempo la sua terra d'origine. Non si può resistere molto senza assaggiarlo, ed il sorso non delude le aspettative. Suadente, goloso e dotato di una tattilità vellutata, fodera il palato in maniera carezzevole. Non risulta mai stucchevole in quanto la sua dolcezza è bilanciata da un giusto apporto di sale e freschezza. Imperdibile, anche considerato il prezzo particolarmente vantaggioso.
Giallo dorato profondo
Sentori morbidi ed eleganti di frutta sciroppata, frutta secca, miele e noce moscata con tracce saline
Concentrato e persistente, morbido e suadente, fresco e sapido