La Falanghina "Vigna Astroni" è un bianco che affina in vasche di acciaio inossidabile, le cui radici affondano nelle terre ricche di elementi vulcanici del Golfo di Napoli. Il suo giallo paglierino acceso preannuncia le fresche note ammandorlate, abbinate a freschi effluvi di frutta croccante a polpa bianca, come pera e mela, sentori floreali di tarassaco, rosa fresca e glicine. Il sorso è piacevole e beverino, con nette note minerali strettamente legate alla territorialità
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“Vigna Astroni” è la Falanghina che le Cantine Astroni producono in un unico fazzoletto di terreno, particolarmente ricco di elementi minerali, arroccato sulle pendici esterne del Cratere Astroni. È a tutti gli effetti il concetto del cru francese, per cui viene imbottigliato solo il risultato delle fermentazione unicamente di quelle uve. Sin dal 1892 la famiglia Varchetta coltiva le pendici di questo vulcano imploso oltre 4000 anni fa. Vincenzo Varchetta fu il fondatore di questa cantina, ma i suoi desideri imprenditoriali furono realizzati totalmente dal figlio Giovanni che, dopo aver combattuto durante il secondo conflitto mondiale, riuscì a concretizzare i sogni del padre. Oggi le sue conoscenze sono state trasmesse a Vincenzo, omonimo del nonno e terza generazione di vignaioli.
Cantine Astroni produce la sua Falanghina “Vigna Astroni” su un vigneto di un ettaro e mezzo organizzato a terrazze esposte a Sud-Est e i terreni sono sabbiosi, di origine vulcanica e ben drenati. La vendemmia manuale avviene durante la prima decade di ottobre, quando le uve hanno assorbito tutto il sole estivo e si sono arricchite di elementi che le renderanno uniche al calice. Queste vengono leggermente pressate e lasciate macerare per un paio d’ore. La fermentazione viene avviata da lieviti indigeni selezionati, cioè isolati da precedenti lotti, ed è svolta in vasche di acciaio inossidabile. Terminata questa fase il vino viene travasato e lasciato affinare su fecce fini per 6 mesi.
La Falanghina delle Cantine Astroni porta con sé tutte le qualità di “Vigna Astroni”, riuscendo perfettamente a coniugare la forte componente minerale ereditata dalle caratteristiche del sottosuolo unico del Golfo di Napoli, con le note più morbide del varietale. Dal giallo paglierino carico, i chiari effluvi floreali sono subito netti ed avvolgenti, con il glicine ed il gelsomino chiaramente riconoscibili. Sono poi le note ferrine di pietra focaia a colpire intensamente, per lasciare un piccolo spazio ai sentori di frutta a polpa bianca. L’assaggio è reso particolarmente piacevole dalla sapidità e dal calore, pur sempre mantenendo una grande piacevolezza che la rende un’etichetta di grande bevibilità.
Giallo paglierino carico
Mandorla dolce, leggero sentore erbaceo, mela e pera, salvia
Sentori minerali netti, fresco, caldo e piacevole, buona sapidità