"Esegesi" di Eugenio Rosi è un vino rosso ottenuto da un taglio bordolese, ossia un'unione tra Cabernet Sauvignon e Merlot. Affina per 24 mesi in botti di rovere di diverse dimensioni e sprigiona un bouquet ricco di aromi di lamponi, susine, more, fiori misti, cioccolato e pepe nero, mentre al sorso è fresco e strutturato, sapido, dal finale piacevolmente balsamico e persistente.
“Esegesi” di Eugenio Rosi è la prima creatura imbottigliata da Eugenio Rosi ed è il frutto di un delizioso uvaggio di Merlot e Cabernet Sauvignon, che congiunge ricchezza di frutto ad una beva sontuosa. Quando si parla di uvaggio internazionale, tanti appassionati storcono il naso, pensando ad interpretazioni omologate, in cui il varietale ha la meglio sul territorio. Non è certo il caso di questo splendido rosso imbottigliato da Eugenio Rosi, uno dei veri artigiani del Trentino, che ha ereditato dal padre una smisurata passione per la terra e ha deciso di bandire l'uso di qualsiasi sostanza chimica o di sintesi nelle sue vigne site in Vallagarina, poco a sud di Trento. Perfetta maturazione delle uve e serietà in cantina hanno permesso ad Eugenio di diventare un vero e proprio punto di riferimento per chi sia alla ricerca di vini di territorio, non rinunciando ad eleganza e centratezza stilistica. Esattamente ciò di cui il mondo del vino artigianale ha bisogno.
Il Rosi “Esegesi” è ottenuto da un uvaggio costituito da un uvaggio bordolese a base di Merlot e Cabernet Sauvignon, provenienti da vigne site a Rovereto poste a 350 metri di altitudine su terreni di base limosa, argillosa e calcarea. In vigna come già accennato, non si fa ricorso ad alcuna sostanza chimica o di sintesi, mentre in cantina si prosegue con fermentazioni alcoliche spontanee e lunga macerazione sulle bucce, ed affinamento del liquido in botti di legno per 24 mesi e vasche di cemento.
Il vino “Esegesi” si presenta nel calice con veste rubina cupa, orlata da riflessi purpurei. Naso intenso e variegato, dove si sprecano i richiami alla mora di rovo, al cacao, alla prugna matura, alla terra e alla grafite. La complessità olfattiva coincide con un assaggio polposo e definito, bilanciato magistralmente tra estratti e freschezza, e ravvivato da un tannino affusolato ma presente. Lungo il finale, che sfuma su ritorni balsamici ed erbacei.
Rosso rubino intenso con riflessi purpurei
Lampone, susine, more di rovo, potpourri e cacao, pepe nero
Pieno, finemente tannico, fresco e sapido, dal finale balsamico e persistente