Cote de Beaune 'Les Monsnieres' Domaine Ami 2020

Domaine Ami interpreta in leggerezza e sottigliezza il lieu-dit “Les Monsnieres”, seguendo la linea della classica vinificazione borgognona. La parcella ha una storia piuttosto antica considerando che viene già menzionata in un testo datato 1292, con il nome di Manceneres: ci si potrebbe riconoscere l’antico francese “mansionaire”, derivato dal termine traducibile come dimora domiciliare, e quindi ipotizzare il riferimento ad un colono che si occupava di terre e fattoria dietro corresponsione di un censo. Il termine si sarebbe modificato nel corso del tempo fino all’attuale Monsnieres, considerando che si estende sulla montagna di Beaune.

Domaine Ami realizza il Côte de Beaune “Les Monsnieres” vinificando in purezza lo Chardonnay che proviene dall’omonimo lieu-dit, posizionato a teatro intorno al pendio Les Mondes Rondes dell’immediato nord-ovest del centro di Beaune, ad una altitudine compresa fra i 300 e i 340 metri sul livello del mare. Il suolo è caratterizzato da una componente argillosa che riveste la placca di roccia calcarea e le pendenze offrono una esposizione a sud-ovest. Le uve sono acquistate da fidati amici vigneron, con la garanzia di essere allevate senza utilizzo di chimica di sintesi e vengono vendemmiate manualmente. Nella cantina della zona di Maranges si procede alla pressatura diretta dei grappoli alla fermentazione spontanea in vecchie barrique di rovere, tramite l’azione dei soli lieviti indigeni. L’affinamento ha luogo in barrique usate di rovere lungo un periodo di 12 mesi, al termine del quale lo Chardonnay viene imbottigliato senza filtrazioni, chiarifiche, né aggiunte di solfiti.

Côte de Beaune “Les Monsnieres” di Domaine Ami si presenta di un potente color giallo dorato. Il naso coglie prontamente i sentori fruttati maturi della pesca gialla, mentre emergono nette le note caratteristiche del bianco borgognone: morbide sensazioni lattiche di yogurt naturale e un caldo rimando alle nocciole tostate, mentre aleggia decisa la sfumatura minerale. E salino lo è davvero al palato, con note di grassezza burrosa e una potente freschezza quasi erbacea. Il finale è estremamente persistente e aromatico. Un esempio lampante di Chardonnay, da spendere sulle cappesante allo zafferano, carni bianche speziate all’orientale.