Regione | Toscana (Italia) |
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Anno fondazione | 2000 |
Ettari vitati | 12.6 |
Produzione annuale | 25.000 bt |
Indirizzo | Azienda Agricola Leuta, Località Pietraia - 52044 Cortona (AR) |
La cantina Leuta, divenuta oggi un virtuoso modello di produzione di grandi vini toscani, è nata dall’iniziativa di Denis Zeni ed Enzo Berlanda, due giovani imprenditori originari della Vallagarina in Trentino. Nel 2000 acquisiscono così 21,5 ettari di terreno in Toscana, nel territorio di Cortona, una delle aree più vocate e promettenti. Dopo lunghi lavori di sistemazione piantano, nel corso degli anni, 12 ettari di vigneto con una densità d'impianto di 8.000 ceppi/ha, tra cui il primo vigneto di Cabernet Franc di tutta l'area di Cortona.
I vigneti di Leuta si trovano a 310 metri di altitudine, situati tra il territorio di Montepulciano e il Lago Trasimeno. I terreni sono particolarmente adatti alla coltivazione della vite: infatti risultano presenti arenarie, marne, scisti, argille e detriti di falda, tutti ottimi elementi per sviluppare una viticoltura di qualità, attenta, responsabile e sostenibile. La particolare conformazione pedoclimatica è perfetta per la produzione di uve da cui ottenere rossi intensi, eleganti e strutturati. Il patrimonio vitato è suddiviso in 7 differenti vigneti: in 4 trovano posto le varietà internazionali Cabernet Franc, Merlot, Malbec e Syrah, in due il Sangiovese assieme ad una decina di vitigni autoctoni toscani e in uno vitigni georgiani con cui condurre sperimentazioni. L'alta qualità della produzione è figlia di scelte agronomiche ed enologiche audaci, costose e senza compromessi. In vigna, per esempio, le coltivazione è biologica, non si ricorre ad impianti di irrigazione e le lavorazioni sono in prevalenza manuali, compresa la vendemmia effettuata con cassette da 10 kg. In cantina le uve vengono ulteriormente selezionate, si utilizzano solo pompe peristaltiche e, per gli affinamenti, si utilizzano solo barrique nuove.
I vini Leuta, sebbene siano da pochi anni presenti sul mercato, hanno saputo imporsi con forza e autorevolezza come grandi espressioni del territorio toscano. "Non esiste un vino base, ma solo vini che sintetizzino l'onestà intellettuale di poter produrre ai massimi livelli" garantisce Enzo Berlanda. Si tratti di rossi ricchi di aromi e molto strutturati, declinazione profondamente toscana di vitigni autoctoni e internazionali. Sono interpretazioni contrassegnate da potenza ma anche da equilibrio ed eleganza. L’armonia che li contraddistingue è valorizzata e comunicata anche nelle etichette, che riportano i valori della sezione aurea.