Le Mas de La Lune

Le Mas De La Lune rappresenta il sogno avverato dei due giovani Vanessa e Mathieu Courtay. Una con la testa tra le nuvole e l’altro con i piedi ben saldi per terra, nel 2015 decidono di abbandonare la propria condizione di abitanti della città per trasformarsi in artigiani della terra e vivere il più possibile a contatto con la natura. Partono e trovano in Patrice Lescarret il loro mentore biodinamico, presso il Domaine Causse Marines: prendendoli pazientemente sotto la propria ala è in grado di trasmettere loro tutta la sua passione e il suo savoir-faire intorno alla vitivinicoltura. È così che nel 2017, a Saint-Paul-de-Fenouillet, nell’entroterra di Perpignan, acquistano un appezzamento di 7 ettari e iniziano a muovere i primi passi come vigneron: lo scenario è quello della regione dell’Occitania, nel dipartimento dei Pirenei Orientali, ultimo lembo di terra francese prima del confine spagnolo segnato dalle grandi montagne.

I vigneti sono situati a 300 metri di altitudine sul livello del mare, nel cuore della Valle dell’Agly, e godono di suoli rocciosi estremamente ricchi di scisti e di arenarie granitiche: vi affondano le radici vecchie viti ad alberello, per la maggior parte comprese tra i 70 e i 90 anni di età e allevate secondo i dettami dell’agricoltura biodinamica. Le varietà costituiscono un panorama ampelografico tipicamente catalano: il goloso Grenache Noir, il tannico e speziato Mourvedre, il Carignan potente e strutturato e la bacca bianca estremamente aromatica Macabeu; trovano infine spazio anche la Syrah e il Grenache Gris. Il clima di cui beneficiano è di impronta prevalentemente mediterranea: estremamente secco nella stagione di fruttificazione, ma con venti capaci di apportare il giusto grado di umidità e di piogge, in una regione come quella del Roussillon che vanta alcune delle zone più calde e assolate di tutta la Francia. Le vendemmie si svolgono alla piena maturità e unicamente a mano, raccogliendo le uve in piccole cassette per il trasporto. Le rese per ettaro sono estremamente basse, con frutti di estrema qualità e completamente inzuppati di sole.

Vanessa e Mathieu perseguono in cantina la stessa filosofia non interventista e lontana dall’utilizzo di chimica di sintesi che riservano alla vigna, con l’unica concessione di qualche grammo di solfiti di tanto in tanto. Le vinificazioni sono eseguite utilizzando soltanto lieviti indigeni presenti sulle bucce e senza intervenire con filtrazioni, stabilizzazioni o chiarificazioni. Gli affinamenti si svolgono in acciaio o in vecchie botti di rovere. La produzione riguarda 5 o 6 etichette, variabili a seconda dell’andamento dell’annata e ognuna realizzata in minuscole quantità, tra le 600 e le 3.000 bottiglie: cifre che identificano il Domaine Mas De La Lune come una preziosa realtà artigianale.