Regione | Abruzzo (Italia) |
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Anno fondazione | 2010 |
Ettari vitati | 0.5 |
Produzione annuale | 2000 bt |
Indirizzo | Contrada S. Silvestro, 16 - 64029, Silvi Marina (TE) |
Un sogno e la passione enoica sono i presupposti che hanno spinto l’avvocato marchigiano Giuliano Pettinella a recuperare una piccola tenuta appartenente da decenni alla sua famiglia e localizzata all’interno del comune di Silvi Marina, nella provincia abruzzese di Teramo. Giuliano inizia la sua attività assieme alla moglie Francesca solamente nel 2010 ma, grazie alla pregevole fattura e alla schiettezza del suo rosato ‘Tauma’, ha impiegato poco tempo per farsi conoscere e apprezzare da appassionati e critica, soprattutto da coloro affascinati dal movimento dei vini artigianali.
Giuliano Pettinella coltiva poco più di un ettaro di superficie vitata suddivisa in due parcelle, una situata sulla riviera adriatica vicino la cantina di Silvi Marina e radicata su terreni argilloso-sabbiosi, l’altra a Tocco da Casauria, impiantata ad alberello alle pendici dell’Appennino pescarese su suoli di matrice argilloso-calcarea. Tra mare e monti dunque, in un contesto di rara vocazione vitivinicola con una parte delle piante che beneficia del clima fresco dell’Appennino e l’altra parte della costante presenza di brezze adriatiche. Questi rappresentano gli ambienti in cui Pettinella alleva il Montepulciano, la varietà più rappresentativa dell’Abruzzo enoico e la sola lavorata da questo vignaiolo attraverso vinificazioni semplici ed essenziali. Per la gestione delle fermentazioni viene utilizzata la cosiddetta tecnica del “pied de cuve”, allo scopo di ridurre i rischi e l’imprevedibilità del processo preservando al contempo la territorialità microbiologica. I conseguenti periodi di maturazione hanno luogo in botti di legno esauste e nessun processo di chiarifica e filtrazione è applicato lungo la trasformazione.
Solamente due sono i vini proposti da Giuliano: il ‘Tauma’, prima etichetta prodotta in assoluto e considerata a ragione uno dei vini rosati più interessanti del panorama enologico italiano, raggiunto qualche anno dopo dal Montepulciano d’Abruzzo, un rosso dal carattere tipico in grado di unire possanza e finezza. Si tratta di interpretazioni sincere e identitarie, realizzate in poche migliaia di esemplari che rispecchiano il territorio e lo spirito artigianale di Giuliano.