Il 'Ventitrè' de La Distesa è un vino ‘superstite’, prodotto con uve a bacca bianca sopravvissute alle malattie fungine. Forte, tenace, immediato e di piacevolissima beva, viene fatto fermentare spontaneamente con lieviti indigeni e a contatto, per un brevissimo tempo, con le sue bucce. Si tratta di un vino molto fresco che rimanda a sentori intensamente agrumati di limone e di cedro, perfetto per accompagnare del buon pesce alla griglia
Il Bianco ‘Ventitrè’ della tenuta artigianale La Distesa si configura come una peculiare espressione di un’annata assai difficile, caratterizzata da abbondanti precipitazioni che hanno determinato lo sviluppo diffuso di malattie fungine nei vigneti. Per via di queste difficoltà, la cantina La Distesa ha deciso di uscire con due sole etichette, un vino bianco e un vino rosso, ottenuti da un blend di tutte le uve superstiti. Tra le varietà a bacca bianca allevate dalla tenuta, situata a Cupramontana, in provincia di Ancona, figurano il Trebbiano, la Malvasia, il Pecorino e soprattutto il Verdicchio. Queste uve vengono coltivate con un approccio sostenibile e vinificate attraverso pratiche enologiche non invasive.
La Distesa ‘Ventitrè’ Bianco deriva da un assemblaggio di uve bianche cresciute a regime biologico certificato, senza l’impiego di prodotti chimici di sintesi, su terreni di matrice argilloso-calcarea. La raccolta viene effettuata a mano ed è seguita dalla pressatura soffice dei grappoli. Il mosto così ottenuto va incontro a fermentazione alcolica spontanea in vasche di acciaio inox grazie al solo intervento dei lieviti naturalmente presenti sugli acini e nell’ambiente di vinificazione, accompagnata da una macerazione pellicolare molto breve. Lungo l’intero processo produttivo è poi escluso il ricorso a operazioni di chiarifica e filtrazione.
Il Bianco ‘Ventitrè’ La Distesa ha una tonalità giallo paglierino dai riflessi verdolini. Il bouquet aromatico esprime intensi sentori di agrumi, come il limone e il cedro, accompagnati da richiami floreali di biancospino e ginestra, il tutto completato da gradevoli sentori di frutta a polpa gialla. Fresco e immediato l’ingresso al palato, dalla beva molto piacevole che poggia su un finale dinamico e vibrante che invita a tornare sul calice.
Giallo paglierino con riflessi verdolini
Sentori intensamente agrumati di limone e cedro con richiami floreali di biancospino e ginestra, avvolti da un'aurea di frutta gialla
Fresco, davvero immediato e di piacevolissima beva