Il Bianco di Tenuta Selvadolce è figlio di un’annata dalle basse rese. La cantina ha deciso di usare le uve per creare un blend intenso, corposo ed aromatico. Selvadolce è una delle cantine portabandiera della biodinamica in Italia, che comunica una Liguria più sostenibile ormai da molti anni. Al naso si avvertono sentori di agrumi, fiori e frutta bianca oltre ad intriganti cenni di frutta secca. Piacevolmente rustico, si tratta di un bianco intenso, di corpo e molto fragrante
Il Bianco di Tenuta Selvadolce è un’etichetta dall’animo genuino e puro che riflette lo spirito dell’artefice Aris Blancardi, un guru della biodinamica. Aris opera a Bordighera, nell’estremo ponente ligure, in un territorio affacciato sul mare e lambito dalle brezze salmastre, punteggiato da ulivi secolari, muretti a secco e buganvillee. In questo affascinante contesto ambientale il vignaiolo alleva le varietà tradizionali Rossese, Pigato, Vermentino e Granaccia attraverso un approccio produttivo in sincera simbiosi con la natura. L’avvicinamento tra Aris e la biodinamica avvenne nel 2004, quando il produttore, laureato in veterinaria, dovette improvvisamente prendersi cura della tenuta agricola della famiglia. Aris si iscrisse quindi a seminari e corsi tenuti da alcuni dei più famosi personaggi del mondo della biodinamica, tra cui Xavier Florin e Nicolas Joly, decidendo fin da subito di fare sua questa filosofia agronomica.
Tenuta Selvadolce Bianco ha origine da sole uve bianche cresciute seguendo i dettami dell’agricoltura biologica e della biodinamica. A seguito della vendemmia manuale i grappoli vengono vinificati in bianco con la fermentazione alcolica che si realizza in tini di rovere ed è affidata esclusivamente ai lieviti naturalmente presenti sulle uve e nell’ambiente di cantina. Lungo l’intero processo di produzione è poi escluso l’impiego di qualsivoglia additivo e coadiuvante enologico.
Nel calice, il Bianco Tenuta Selvadolce esibisce una veste giallo paglierino dai bagliori verdolini. Il bouquet aromatico esprime intriganti suggestioni di pompelmo, mandorla e scorza di limone, sostenute da richiami di iodio ed erbe aromatiche. Sviluppo gustativo intenso e ruspante, ben conteso tra il corpo morbido e la vivace componente fresco-sapida, con un finale di lunga persistenza.