Il Bajola Bianco è un vino bianco macerato sulle bucce dal profilo eclettico, rurale e dalla natura mediterranea, nato sui terrazzamenti delimitati da muretti a secco. Al naso sventaglia stratificati aromi di buccia d'agrumi, erbe balsamiche, macchia mediterranea e leggere sensazioni ossidative. Il gusto è rustico senza essere estremo, ricco e sostanzioso, dotato di una spinta di freschezza agreste e di una lunga scia salina e minerale. Vino Biologico, fatto come una volta con metodi artigianali
Il Bianco Bajola è una vera e propria chicca dedicata a chi ama il vino schietto, diretto e spontaneo. Macchia, sole, mare: ogni bottiglia di Bajola racchiude tutto questo e anche di più. Un progetto delizioso, nato sull'isola di Ischia, quello di Alice e Francesco Iacono, noto enologo locale, che ha deciso di affiancare al suo lavoro di consulente per altre cantine, un lavoro di recupero di vigne e tradizioni. Diverso invece l'approccio ampelografico, dato che Francesco ha ritenuto da subito che le varietà autoctone locali non fossero adatte per dar vita ai suoi vini, pertanto ecco spiegata la scelta di coltivare vitigni quali Viognier, Vermentino, Incrocio Manzoni, Malvasia delle Lipari e Sauvignon. Idea inusuale, ampiamente ripagata dai risultati, e senza che questa inficiasse sull'espressività territoriale dei liquidi. Infusi vitali ed emozionanti, assolutamente imperdibili.
Il vino Bajola nasce da un assemblaggio di uve provenienti da vigneti posti a 700 metri d'altitudine su terrazzamenti delimitati da muretti a secco, detti paraccine. Tutto, dalla vigna alla cantina, è svolto in maniera rispettosa e non interventista, pertanto se le piante crescono solo con l'ausilio di un po di rame e zolfo, le fermentazioni avvengono spontaneamente con lunga macerazione sulle bucce in palmenti, vasche di cemento molto antiche in cui un tempo si raccoglieva l'acqua piovana.
Il Bajola irrora il calice con la sua ammaliante veste dorata, che vira verso l'arancione. Naso caleidoscopico e pulsante, sorprendente per vitalità ed energia. Albicocca, iodio e scorza d'arancia sono solo alcuni della miriade di descrittori riconoscibili da un degustatore in forma. Ancora smalto, dovuto a un misurato apporto dell'acidità volatile, oltre che erbe spontanee. Sorso di mare, appagante fusione tra freschezza e sale, senza rinunciare ad una giusta polpa, simile a quella di un frutto da mordere. Esperienza totale.
Giallo aranciato intenso, leggermente torbido
Profondi sentori di frutta cotta, bucce d'agrumi, resina di pino, soffi mediterranei, erbe balsamiche, leggere note ossidative e intense ventate marine
Salino, lievemente tannico, fresco, rustico e ricco di sostanza