Il Barolo "Sarmassa Vigna Merenda" di Scarzello è un esempio lampante cosa significhi oggi fare Barolo in maniera classica, a partire da un meticoloso lavoro in vigna e con il solo impego di grandi botti di rovere. Il profilo seducente di eucalipto, sottobosco, rabarbaro, sandalo e cacao, unito a contorni salmastri e terrosi, animano un sorso vellutato, integro e austero, di grande eleganza e persistenza.
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Il Barolo Sarmassa “Vigna Merenda" di Scarzello è la pura ed essenziale espressione di uno tra i più rinomati cru del territorio del comune di Barolo. La Menzione Geografica Aggiuntiva Sarmassa si trova proprio a nord del piccolo borgo di Barolo e da sempre è conosciuta per il carattere elegante, armonioso e longevo dei suoi vini. L’affinamento in botti grandi conferisce all’etichetta un volto classico, particolarmente adatto a chi ama il grande Barolo della tradizione, senza troppe concessioni alle tendenze moderniste.
Il Sarmassa Barolo “Vigna Merenda" di Scarzello nasce nell’omonimo cru, che confina con la vicina zona di La Morra. Il suolo è prevalentemente costituito dalle pregiate Marne di Sant’Agata. Si tratta di terreni ricchi di scheletro, con componenti di calcare, argille limo e arenaria, che si sono dimostrati nei secoli molto adatti al Nebbiolo. Le uve per produrre questa etichetta, provengono da cinque piccole parcelle di Vigna Merenda, che ha un‘estensione complessiva di 2 ettari e si trova a un’altitudine di circa 300 metri sul livello del mare, nel territorio del cru Sarmassa. La fermentazione si svolge in vasche d’acciaio con macerazione sulle bucce di circa 30-40 giorni. Secondo le più antiche tradizioni, il vino matura per 30 mesi in grandi botti di rovere di Slavonia da 30 ettolitri e termina il periodo d’affinamento in bottiglia.
Il Barolo Sarmassa “Vigna Merenda" di Scarzello è un vino dal volto nobile, frutto di una vigna particolarmente vocata e di un’accurata selezione delle uve. È un’etichetta dedicata a chi vuole scoprire le caratteristiche dei vari cru della denominazione e come i diversi suoli, altitudine ed esposizione, possano influenzare il vino. Nel calice ha un colore rosso tendente al granato luminoso e brillante. Il profilo olfattivo è molto elegante, con aromi di fiori secchi, sottobosco, piccoli frutti a bacca rossa, eucalipto ed erbe officinali. Il sorso è profondo e austero, con aromi complessi, una tessitura tannica fitta e sottile. Il finale è di buona persistenza e va a chiudere su rinfrescanti sensazioni balsamiche.
Rosso granato luminoso
Fine e austero, sottobosco, rabarbaro, eucalipto, fava di tonka e sandalo con echi terrosi e salmastri
Tocco vellutato e deciso, dal tannino maturo e levigato, con retrogusto balsamico e di lunga eleganza