Il Barolo Chinato è un vino rosso aromatizzato prodotto secondo la ricetta originale di Guido Cocchi del 1891. Viene affinato per 24 mesi in botte raggiungendo così la piena maturità espressiva. È caratterizzato da un gusto armonico amaro-dolce e da profumi evoluti di chinotto e spezie dolci
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Il Barolo Chinato di Cocchi è un’icona nella tradizione dei vini aromatizzati piemontesi e, in particolar modo, di quello della Langa. Si tratta di una commistione di sapori dolci e amari, intarsiati sullo sfondo di una tela nobile come solo il Barolo, re dei vini italiani, sa essere. Realizzare un ottimo Barolo Chinato è molto difficile, in quanto si gioca tutto su finissimi e delicatissimi equilibri. Ogni versione di questo vino racchiude un grande segreto, quel mix alchimistico di erbe, spezie e radici che ne definiscono l’aroma e lo rendono emblematico di uno stile aziendale. Ecco perché, nel Barolo Chinato Cocchi, si rintraccia il tocco esperto di chi ha segnato ad inchiostro indelebile la storia di questo vino, portandolo fino a picchi di grande notorietà.
Cocchi Barolo Chinato è ottenuto da una base di Barolo, che viene successivamente addizionato di alcool, zucchero ed un infuso di erbe aromatiche e spezie. Ogni ricetta è segreta e gelosamente custodita da ogni cantina; questa versione segue la stesura originale, creata dallo stesso Giulio Cocchi nel lontano 1891. Tra gli elementi che la compongono, vi sono la corteccia di china calissaja, la radice di rabarbaro, la radice di genziana ed il seme di cardamomo. Una volta aromatizzato, il Barolo affina per 24 mesi in botti di legno, così da consentire a tutti gli ingredienti di integrarsi al meglio uno con l’altro.
Il rosso aromatizzato Barolo Chinato di Cocchi ha un colore rosso granato profondo. Al naso mostra una varietà di sentori floreali e speziati, riconducibili agli elementi costituenti l’infuso. Il gusto è intenso e penetrante, fine ed equilibrio tra note dolci ad amare. Il finale è un intreccio tra queste due componenti gustative, che sembrano rincorrersi all’infinito in una lunghissima persistenza aromatica. È un vino misterioso, che rappresenta un particolare segmento di storia vitivinicola piemontese.
Rosso granato cupo
Sfumature di genziana, chinotto e cardamomo
Avvolgente e gradevole, con corpo notevole e grande persistenza