Il Barolo "Brunate" di Mario Marengo è un interpretazione raffinata e decisa del Barolo di Barolo: un vero classico, da vigne di 80 anni di età. Il bouquet olfattivo è ampio e sorprendente, ricco di aromi di ciliegia, fiori secchi e ribes con contorni finemente mentolati. In bocca è austero e rigoroso, succulento e agile, sorretto da incredibile freschezza e agile tannino, lungo, convincente ed energico in chiusura
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Barolo “Brunate” di Mario Marengo regala un’interpretazione particolare di questo rinomato cru della denominazione. In una realtà come questa, dove la tradizione fa da collante da generazioni e il rispetto per le uve e il vino stesso è un religioso comandamento, il Barolo prodotto a Brunate acquisisce un valore aggiunto. I vigneti si distendono tra Barolo e La Morra, in un unico versante ad anfiteatro che presenta crinali di un certo dislivello e godono di un microclima storicamente favorevole: i grandi sbalzi termici tra notte e giorno fanno sì che le uve prendano caratteristiche uniche e singolari, che poi impattano inevitabilmente su quelle del vino stesso.
Il Barolo “Brunate” di Mario Marengo proviene da uve Nebbiolo del cru Brunate, tra i 400 e i 230 metri sul livello del mare. Le vigne, esposte a sud, hanno più di 80 anni di età e si trovano su di un terreno composto principalmente da argille miste e sabbie calcaree molto fini. Caratteristica del suolo è la presenza di marne di Sant’Agata e di fossili del periodo tortoniano. Non per niente Brunate è uno dei cru più importanti e rinomati del Barolo, dove troviamo carbonati di calcio e manganese che arricchiscono e nutrono le piante. La vinificazione avviene in serbatoi di acciaio, dove viene svolta anche la malolattica, a temperatura controllata. L’affinamento dura 24 mesi in barrique di rovere.
“Brunate” Barolo di Mario Marengo porta agli occhi un rosso rubino non troppo intenso ma con intriganti riflessi granati. Una volta versato nel calice, arrivano al naso aromi sia caratteristici del Nebbiolo come ciliegia, rosa e violetta, sia quelli fruttati di confettura composta da frutti scuri e di ribes. Le note balsamiche si fanno strada sul finale, con scie di menta ed eucalipto in primis. In bocca si rivela un Barolo rigoroso e netto, concreto e molto elegante. Il tannino, grazie alle uve che subiscono gli sbalzi termici in vigna, risulta morbido e succulento, meno graffiante di altri cru. La freschezza si inserisce bene e persite egregiamente, insieme agli altri aromi che si allungano e si dipanano nel sorso.
Rosso rubino con trame granato
Rosa e violetta secca, ciliegia, confettura di frutti scuri, ribes e contorni di menta ed eucalipto
Rigoroso, concreto ed elegante, dal tannino succulento, grande freschezza e lunga persistenza