Bianco Curtefranca

Nel cuore della Franciacorta, tra le leggendarie bollicine della zona, si è ritagliato un posto di rilievo, il Curtefranca Bianco. Prodotto in provincia di Brescia, principalmente da uve Chardonnay, minimo al 50%, con una più piccola aggiunta di uve Pinot, negli ultimi decenni è diventata una delle produzioni enologiche più famose dell'intera regione, grazie anche a grandi e prestigiose cantine come Ca’ del Bosco e Bellavista, che ne hanno decretato il successo. Semplice, schietto e fine, dai delicati profumi floreali, spesso affinato solamente in acciaio, lo si apprezza principalmente in giovane età. Tuttavia esistono anche versioni più complesse e morbide che raggiungono la maturità espressiva dopo anni di affinamento in legno.

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Nel cuore della Franciacorta, tra le leggendarie bollicine della zona, si è ritagliato un posto di rilievo, il Curtefranca Bianco. Prodotto in provincia di Brescia, principalmente da uve Chardonnay, minimo al 50%, con una più piccola aggiunta di uve Pinot, negli ultimi decenni è diventata una delle produzioni enologiche più famose dell'intera regione, grazie anche a grandi e prestigiose cantine come Ca’ del Bosco e Bellavista, che ne hanno decretato il successo. Semplice, schietto e fine, dai delicati profumi floreali, spesso affinato solamente in acciaio, lo si apprezza principalmente in giovane età. Tuttavia esistono anche versioni più complesse e morbide che raggiungono la maturità espressiva dopo anni di affinamento in legno.

La Lombardia si tinge di bianco

Spesso quando si parla dei vini Lombardia ci si riferisce principalmente ai grandi rossi delle Valtellina, agli spumanti e rossi dell’Oltrepò e alle famose bollicine Metodo Classico della Franciacorta. Tuttavia, proprio in quest’ultima zona, ci si dimentica molto spesso di un piccolo gioiello enologico, il cui successo è legato alla storia più recente e che anno dopo anno brilla sempre di più, il Bianco Curtefranca. Così la Lombardia non è solo terra di famosi rossi e prestigiose bollicine, ma proprio questa espressione ha confermato come questa regione possa anche sfornare altre varietà in grado di competere con molte tipologie nazionali.

Ci troviamo in provincia di Brescia, in una terra storica, patria dei grandi re del passato, in cui la coltivazione della vite era una pratica già diffusa nell’antichità, come testimoniano Plinio e Virgilio. Si tratta di un vero anfiteatro naturale, dominato dalle dolci e verdeggianti colline, composte da un sottosuolo di matrice morenica e ricco di minerali. Tra i boschi secolari, le verdi distese, gli antichi borghi e il lago d’Iseo si distendono una grandissima quantità di filari di viti. Chardonnay, e Pinot sono le uve coltivate che compongono le migliori cuvée. Alcune di queste non vengono spumantizzate, ma sono destinate a comporre il vino Curtefranca rosso, un prodotto dalle molteplici sfumature aromatiche. Decenni fa questa varietà non esisteva con tal nome e si chiamava semplicemente “Franciacorta Bianco”. Quando il metodo classico ottenne la DOCG nel 1995 venne cancellata la designazione precedente e gli venne assegnato il titolo di Terre di Franciacorta DOC. Soltanto nel 2008 ottenne la denominazione attuale, ovvero Curtefranca Bianco DOC.

Scheda tecnica e metodi produttivi

Normalmente viene vinificato e maturato in vasche d’acciaio per preservare tutta l’integrità e la freschezza del frutto. Nascono così versioni giovani, sottili e immediate da apprezzare nella loro semplicità espressiva. La più classica e nota interpretazione si presenta di un color giallo paglierino molto chiaro tendente al verdolino, limpido e pulito. Il naso ha una leggera forza aromatica, dovuta principalmente allo Chardonnay. Tocchi floreali, sentori di frutta bianca croccante, sensazioni di agrumi freschi, note esotiche, tracce di erbe aromatiche e sferzate minerali compongono un bouquet piacevole e delicato. Al palato la forza trainante è la freschezza, agile, fine ed elegante, che rende il sorso succoso e beverino, mantenendo comunque un buon equilibrio tra materia e componente acida. Un esempio impeccabile è fornito dal Ca’ del Bosco Curtefranca Bianco, interpretazione simbolica della tipologia.

Affianco a questa versione spensierata e di grande beva, si è notato che questo vino poteva dare grandi soddisfazioni se affinato in legno e aspettato a lungo in cantina. Così nasce un’interpretazione più intensa e complessa dai profumi ricchi e ampi di vaniglia, spezie dolci, frutta matura e scorza d’agrume. Il corpo diventa più morbido e burroso, dove la componente glicerica, bilanciata dalla freschezza di fondo, crea un armonico ed elegante equilibrio gustativo. I prodotti di Bellavista incarnano appieno questo modello raffinato e corposo.

 

Consigli sugli abbinamenti

Nella sua veste giovane e sbarazzina è un vino ad alta vocazione gastronomica che consigliamo di abbinare a piatti semplici e delicati. Da provare in abbinamento ai classici formaggi freschi, grassi e a pasta molle della zona, come la famosa Robiola bresciana, il Provolone Valpana, il Quartirolo lombardo, il Salva Cremasco o il Casolet. È perfetto da bere come aperitivo in giornate soleggiate, accompagnato da crostini e stuzzichini. Può essere speso anche su antipasti a base di pesce crudo, come carpacci e tartare, o primi piatti locali come spaghetti con alborelle, tagliolini con tinca, i casoncelli con burro e salvia e risotto alle verdure. Le versioni più intense si sposano con piatti più elaborati e ricchi dai sapori intensi a base di pesce dolce. Piatti locali come tinche al forno ripiene con polenta, risotto al pesce persico e lasagne di pesce alle erbette si abbinano perfettamente. Stai cercando una bottiglia della Lombardia da abbinare alla tua cena? Su Callmewine trovi in vendita online il Curtefranca Bianco a prezzo speciale insieme a schede, consigli e abbinamenti per piacevoli occasioni conviviali con amici e parenti.