Tra le campagne assolate della Sicilia sud-orientale splende un piccolo gioiello rosso che ha contribuito a rendere questa terra una delle più vocate e importanti degli ultimi anni. Stiamo parlando del Frappato, un’uva rossa ritenuta autoctona, ma con probabili origini iberiche. Una caratteristica che contraddistingue questo rosso dal momento che regala intensi profumi di frutti neri e rossi. In Sicilia è diffuso principalmente nel Ragusano, in cui insieme al matrimonio con un grande rosso siciliano, il Nero d’Avola, dà vita alla famosa e unica DOCG delle regione, il Cerasuolo di Vittoria. Non è raro trovarlo anche vinificato in purezza, cioè libero di esprimersi in tutta la sua delicatezza, grazia e freschezza, differenziandosi così dai caldi e intensi classici rossi siciliani.
Tra le campagne assolate della Sicilia sud-orientale splende un piccolo gioiello rosso che ha contribuito a rendere questa terra una delle più vocate e importanti degli ultimi anni. Stiamo parlando del Frappato, un’uva rossa ritenuta autoctona, ma con probabili origini iberiche. Una caratteristica che contraddistingue questo rosso dal momento che regala intensi profumi di frutti neri e rossi. In Sicilia è diffuso principalmente nel Ragusano, in cui insieme al matrimonio con un grande rosso siciliano, il Nero d’Avola, dà vita alla famosa e unica DOCG delle regione, il Cerasuolo di Vittoria. Non è raro trovarlo anche vinificato in purezza, cioè libero di esprimersi in tutta la sua delicatezza, grazia e freschezza, differenziandosi così dai caldi e intensi classici rossi siciliani.
Come la maggior parte delle viti italiane la sua origine si perde nella notte dei tempi. Soltanto con attenti e mirati studi genetici si è potuto tracciare un quadro più specifico. Sembra che il Frappato derivi dalla penisola iberica e che poi da lì si sia diffuso nel territorio isolano, secondo una teoria non accertata e con poche basi scientifiche. Alcuni recenti studi hanno dimostrato, invece, che questa varietà fosse presente nel Ragusano, in particolare nel comprensorio di Vittoria, già nel XVII secolo e veniva chiamata “frappatu”, tradotto letteralmente ‘fruttato’, caratteristica che contraddistingue il suo ventaglio olfattivo. Altri studi sul DNA hanno dimostrato una parentela con il Sangiovese e Gaglioppo, anche se questi vini rossi hanno un profilo completamente diverso.
Una leggenda narra che nel 1600 la regina Vittoria Colonna Henriquez, fondatrice del paese di Vittoria, donò i suoi terreni ai coloni affinché piantassero nuove vigne e, con tutta probabilità, tra queste c’era anche il Frappato. Il suo grande successo permise la diffusione dell’uva in tutta l’isola. Col passare degli anni, però, in seguito alle calamità della filossera e all’impianto di grandi uve internazionali, la sua zona di produzione si ridimensionò al sud-est della Sicilia, principalmente nel Ragusano e in piccola parte anche in alcune aree del Siracusano, qui nota anche con il nome di “Nero Capitano.” I terreni di argilla compatta con componenti di sabbia silicea e calcarea, il sole cocente del meridione, il clima mediterraneo e le dolci brezze marine hanno creato le condizioni perfette per coltivare questa uva e far esprime al meglio tutto il suo pregevole corredo aromatico tipicamente fruttato, gentile e raffinato.
Normalmente quando si pensa alla Sicilia enologica vengono in mente tutti quei rossi potenti e intensi che raccontano la ricchezza e il calore della magnifica isola. Tuttavia, affianco a queste produzioni, esiste un rosso piuttosto semplice e delicato che esprime il lato più elegante della terra isolana. Si tratta del Frappato che nasce dall’omonima uva, coltivata da secoli nelle province di Ragusa e Siracusa. È una varietà dalla media vigoria, dal grappolo medio, compatto e piramidale. Gli acini hanno una media dimensione e sono ricoperti da una buccia blu-violacea molto spessa e ricca di pruina. Le rese sono basse, la maturazione è abbastanza tardiva e le uve sono raccolte tra fine settembre e inizio ottobre. I liquidi che nascono da questa uva vengono spesso maturati in solo acciaio per far esprimere al meglio la fragranza del frutto. Si tratta di espressioni dirette, delicate e profumate che nel Frappato Planeta offrono una delle massime interpretazioni. Gli acini presentano un manto rosso rubino trasparente, non troppo carico, che richiama il colore della ciliegia. Il bouquet è una macedonia di frutta a polpa rossa e nera: mora, amarena, lampone e prugna croccante, avvolte da un leggero velo speziato e affumicato con pregevoli tocchi floreali. Il sorso è guidato da una piacevole freschezza e da un appagante tannino che rendono la beva piacevole, pulita e snella. Esistono tuttavia anche versioni più complesse e piene, affinate in botti di rovere come il vino Frappato Occhipinti che grazie alle caratteristiche del legno offrono molteplici e differenti sfaccettature. I sentori sono più ampi e complessi e le note tostate e pepate emergono con maggiore intensità. Così anche il gusto diventa più morbido e rotondo, carnoso e solare, sempre contraddistinto da una decisa e preziosa freschezza mediterranea.
Per il suo profilo aggraziato e raffinato si tratta di un rosso versatile e di facile abbinamento a tavola. Esprime il meglio di sé quando servito su piatti semplici e delicati, come zuppe di pesce, insalate di pollo, frittate e taglieri di salumi locali e di formaggi di media stagionatura. È un alleato perfetto anche con primi piatti con ragù di carne, grigliate miste e bolliti. Per gli abbinamenti Frappato a chilometro zero consigliamo di aprire una bottiglia davanti ad un piatto di melanzane e pesce spada, pasta alla norma, ravioli con ricotta e salsiccia, arancini al ragù, la famosa scaccia (a base di verdure, patate, caciocavallo, salsiccia e olive) e i lolli con fave.
Sei un amante della buona cucina tradizionale e cerchi il rosso adatto alla tua cena? Acquista subito il Frappato in vendita online su Callmewine in offerta ad un prezzo speciale e prova i migliori abbinamenti con i tuoi piatti grazie al suo gusto sorprendentemente delicato.