"Poggio a' Venti" è un grande Sangiovese dell'Alta Maremma che esprime il carattere autentico e diretto del territorio. Dopo 30 mesi di affinamento in legno, dispensa aromi di erbe mediterranee, ciliegia, spezie dolci e una tipica nota rustica e bucolica. Ha un profilo decisamente intenso, ricco e complesso, accompagnato da una vibrante freschezza. Un grande rosso destinato a lunghi invecchiamenti!
“Poggio A’ Venti” realizzato nella cantina di Massa Vecchia rappresenta l’opera di Francesca Sfrondini, la giovanissima vignaiola cui il patron Fabrizio Niccolaini, ritiratosi a vivere una nuova esperienza sulle montagne, aveva lasciato le redini della tenuta tra il 2009 e il 2019. Un rosso di razza e di rara disponibilità, vinificato in poche centinaia di bottiglie ogni anno.
Il Sangiovese con cui Massa Vecchia dà vita a “Poggio A’ Venti” proviene da una vigna impiantata nel 2003 ed estesa per poco più di 1 ettaro alla quota di 500 metri sul livello del mare. Le viti sono allevate secondo l’antico sistema dell’alberello, sopra terreni composti da un sostrato argilloso di varia profondità e suoli caratterizzati dalla presenza di travertino e roccia calcarea. L’impianto presenta una fittezza intorno ai 5.000 ceppi per ettaro ed è gestito secondo una filosofia completamente naturale, abolendo l’utilizzo di qualsiasi prodotto di origine sintetica. La vendemmia si effettua a mano, con raccolta in piccole cassette e rese assai limitate. Le operazioni di vinificazione seguono la medesima idea non interventista, con fermentazione spontanea ad opera dei soli lieviti indigeni svolta in tini tronco-conici aperti di castagno. L’affinamento è affidato a botti esauste di rovere e si prolunga per un periodo di almeno 30 mesi. Un riposo finale in bottiglia si protrae per 6 mesi, senza interventi di filtrazione, chiarifica, stabilizzazione o aggiunta di solforosa.
“Poggio A’ Venti” della cantina Massa Vecchia presenta alla vista una veste di color rosso granato, illuminato da riflessi rubino. Il naso è complesso e di sorprendente profondità, annunciato da sentori fruttati di matrice scura e di bacche di bosco, per virare su toni terziari di tabacco e di dolce speziatura, mentre la cornice descrive sensazioni selvatiche di terra e di ombra umida. Il sorso è vibrante di freschezza e di una persistente scia salina che richiama tutto il carattere mediterraneo della costa toscana, corposo di tannini amalgamati e guizzante di una rustica verve. Sangiovese d’altri tempi e imperdibile compagno di piatti a base di cacciagione.
Rosso granato con riflessi rubino
Note di frutti rossi, erbe aromatiche, spezie dolci, sensazioni bucoliche e di terra
Autentico, corposo, piacevolmente rustico e di grande eleganza