Il Gin Tzoa di Viere Hänte è un prodotto che si ispira ad uno dei racconti della Lessinia, suo territorio d'origine. Il personaggio di folklore rappresentato è un basilisco che con il suo sguardo ha potere di pietrificare chiunque e l'unico modo per essere salvati dal sortilegio è una pozione di erbe a base di basilico, botanica presente nel gin. Al naso esplodono i profumi delle botaniche raccolte a mano come bianco spino, sambuco e tiglio, per un sorso profondo, complesso e persistente
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Il Gin ‘Tzòa’ della realtà produttiva veneta Viere Hante si configura come un distillato artigianale che intende trasmettere l’animo della Lessinia, suggestivo territorio delle Prealpi Venete dalla storia antica. L’appellativo ‘Tzòa’ deriva dalla lingua cimbra, idioma germanico storicamente diffuso in Lessinia, e significa “due”, scelto in quanto è stato il secondo prodotto di una serie lanciato dalla distilleria. Inoltre, due sono gli occhi del basilisco, creatura mitologia raffigurata e raccontata in etichetta, capace di pietrificare all’istante i malcapitati che incrociano il suo sguardo. Questo gin viene confezionato in una caratteristica bottiglia di vetro rosso decorato a mano che rimanda sia alle tonalità cromatiche della tradizione liquoristica italiana sia al territorio della Lessinia.
‘Tzòa’ Gin Viere Hante viene elaborato a partire dalla combinazione tra alcol ottenuto da cerali da agricoltura biologica e ben 20 botaniche provenienti principalmente dallo storico Erbecedario di Sprea, in Lessinia, con le altre coltivate da tenute agricole venete. Tra le botaniche impiegate figurano il sorbo dell’uccellatore, la castagna, il tiglio, il ginepro, l’arancia, il tarassaco, il sambuco, i chiodi di garofano, le gemme di pino, il biancospino, il basilico e la malva. Alla miscela finale viene aggiunta soltanto una piccola dose di zuccheri, nell’ordine di 10 grammi per litro, necessari per equilibrare il gusto amaricante di certe botaniche.
Il Gin ‘Tzòa’ di Viere Hante è denso e cristallino, ricco di intensi e complessi richiami di arancia, biancospino, sambuco e tiglio. Il gusto risulta deciso e piuttosto verticale, egregiamente in equilibrio tra la leggera componente dolce e i caratteristici ritorni balsamici di ginepro che persistono a lungo al palato.
Trasparente, cristallino
sentori di arancia, profumi di biancospino e tiglio, note di sambuco
Profondo, complesso, persistente, esteso