Il Barbaresco Basarin Riserva è il gioiello più prezioso e evoluto di casa Adriano. Realizzato da uve provenienti dal noto cru di Neive, riposa per tre anni, tra botti e bottiglia, per sedurre il suo bevitore con un corredo olfattivo intessuto di piccoli frutti, chiodi di garofano, rosa e terra bagnata, con folate balsamiche e ferrose. Al palato è di gran corpo, con tannino scalpitante e finale asciugante e persistente
Barbaresco “Basarin” Riserva è il figlio maggiore e più evoluto di casa Adriano Marco e Vittorio, un’istituzione storica dell’areale di produzione del Barbaresco. In vigna sono i fratelli Marco e Vittorio, oggi alla guida della cantina, a prendersi cura della pianta, con la stessa passione della generazione precedente e supportati dalla dinamicità delle nuove leve che presto entreranno a far parte di questo progetto. La forza della cantina Adriano è quella di essere anzitutto una famiglia, una realtà piccola, ancorata ancora a valori sani e mossa dall’ambizione di lasciare alle generazioni future una realtà ben avviata.
Questa Riserva “Basarin” firmata Adriano è realizzata a partire da uve Nebbiolo coltivate nel noto cru Basarin, nella sottozona di Neive. Un habitat fecondo e di nobile tradizione, con piante di quasi vent’anni di età che crescono su suoli ricchi di marne grigie e tufo, accarezzate dalle brezze provenienti dal vicino fiume Tinella, ad altitudini che si aggirano sui 300 metri sul livello del mare. In cantina questa Riserva riposa per 24 mesi in botti di rovere di Slavonia con una capacità di 35 ettolitri e un ulteriore anno in bottiglia, come previsto dal disciplinare relativo alla denominazione.
Il Barbaresco Riserva “Basarin” di Adriano Marco e Vittorio è uno dei ritratti più piacevoli e convincenti di questo rinomato angolo di Piemonte. Veste un color granato intenso nel calice con sfumature aranciate in evoluzione nel tempo. Al naso sfodera un ventaglio olfattivo intenso e seducente, fatto di piccoli frutti rossi, di chiodi di garofano, tabacco, petali di rosa, foglie secche e terra umida, contornato da sfavilli balsamici e lievemente ferrosi. Il sorso è pieno e caldo, avvolge con garbo al palato, ravvivato da un tannino ancora giovane e scalpitante, ma che saprà stupire nel tempo. Persistenza e grazia gustativa in grado di raccontare un storia territoriale vibrante e avvincente.
Rosso granato intenso con riflessi aranciati nel tempo
Frutti rossi sotto spirito, terra bagnata e foglie secche, tabacco, rosa appassita, echi balsamici e ferrosi
Pieno ed espansivo, dal tannino ancora giovane e serrato, sostenuto da verve sapida e freschezza