Syrah 'Les Aoutres' Domaine Arsac 2022

Dimitri e Sebastien Arsac, figli di Joël, rappresentano oggi la quarta generazione familiare di vitivinicoltori, anche se l’azienda con questo nome è stata fondata proprio da loro, nel 2014. La sede della cantina è in Ardeche: una regione sicuramente lontana dalle luci della ribalta, ma assolutamente preziosa, racchiusa tra la Valle del Rodano a sud-est e il Massiccio Centrale a nord-ovest e che annovera vicini di casa piuttosto blasonati, come le denominazioni Saint-Joseph e Chateauneuf du Pape. Il Domaine Arsac coltiva in questo territorio 15 ettari di vigne sparse fra diversi appezzamenti collinari, distribuiti all’altitudine di circa 400 metri sul livello del mare. Il lavoro in vigna avviene con l’ausilio del cavallo e senza l’utilizzo di alcuna chimica di sintesi, secondo un approccio biodinamico e la certificazione biologica.

Sulle pendici di un antico vulcano si coltivano le uve Syrah, da viti di oltre 40 anni di età, con cui il Domaine Arsac ottiene il proprio “Les Aoutres”: sono terreni argilloso-calcarei, con una forte componente di basalto che si riflette nel calice in una caratteristica e inconfondibile freschezza. La vendemmia si opera naturalmente a mano e la fermentazione si innesca spontaneamente ad opera dei soli lieviti indigeni, all’interno di uova di cemento. Il 90% della massa prosegue in questi contenitori una lunga macerazione sulle bucce con delicate pigiature quotidiane, mentre il restante 10% svolge la sua maturazione per circa 6 mesi in botti di legno da 600 litri esauste. Al termine di questo periodo, questa parte viene assemblata al resto e dopo un paio di mesi il vino finito viene imbottigliato senza subire nessuna chiarifica invasiva, ma decantato semplicemente attraverso travasi per gravità.

L’aspetto de “Les Aoutres” del Domaine Arsac è di grande impatto: un bel rosso pupureo carico. Notevoli e immediati sono i sentori evocativi della sua parte vulcanica, minerale e basaltica; ma il naso è soprattutto conquistato dalle note di frutti di bosco scuri, dalla ciliegia e da un caloroso carico di spezie. L’assaggio si presenta connotato dall’annunciata e piacevolissima freschezza, che costruisce un bell’equilibrio con la potenza e i tannini, fini ed eleganti. Ottimo con cacciagione e tajine di carne.