Il Barbaresco Sorì San Lorenzo è una delle più grandi eccellenze italiane di Nebbiolo piemontese, maturato per un anno in barrique e per un altro anno in botti di rovere. Nasce dalla selezione delle migliori uve della prestigiosa vigna San Lorenzo, nel cuore delle Langhe. Caldo, robusto, perfettamente equilibrato, di grande longevità, dal ventaglio olfattivo ricchissimo ed elegante
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Questo Barbaresco Sorì San Lorenzo è un vino dal futuro radioso, capace di affinare per lungo, lunghissimo tempo, se ben conservato in cantina. Merito del grande lavoro svolto da Gaja, nome che appartiene all’elite mondiale del vino grazie a etichette paradisiache. Questo Sorì San Lorenzo nasce dall’omonimo cru e ci rivela le potenzialità del vitigno Nebbiolo nel lungo periodo, raccontando un profilo olfattivo di grande complessità, che è un piacere scoprire di minuto in minuto. Una bottiglia che, appena assaggiata, diventa indimenticabile, regalando un’esperienza sensoriale a dir poco emozionante.
Il Sorì San Lorenzo è un Barbaresco che nasce dall’utilizzo in purezza di un grandissimo vitigno a bacca rossa piemontese, il Nebbiolo. Le uve, accuratamente selezionate dal team di Gaja durante la vendemmia manuale, dopo la vinificazione subiscono un duplice affinamento, fondamentale per sviluppare appieno le caratteristiche di questo vino. Si procede infatti con un primo periodo di 12 mesi trascorsi in barrique, e poi, con un altro anno trascorso in botti grandi. Al termine di questi 24 mesi complessivi di maturazione, il vino è pronto per essere imbottigliato e commercializzato.
Il vino rosso Barbaresco Sorì San Lorenzo di Gaja si presenta alla vista con una tonalità brillante, che richiama il granato. Il naso è quasi indescrivibile a parole, con un turbine di sensazioni che, dal sottobosco, arrivano alla frutta matura e alle spezie, attraversate anche da leggere sfumature di erbe aromatiche. All’assaggio è di ottimo corpo, caloroso e fasciante, con un sorso in perfetto equilibrio, contraddistinto da una piacevole freschezza; termina con un finale d’incredibile persistenza. Un’etichetta che ci fa entrare nel gotha dei grandi rossi italiani, confermando la cantina Gaja come uno dei miti dell’intera enologia italiana.
Rosso granato brillante, sfumato ai bordi
Spettro olfattivo impressionante, che spazia dai sentori dei terriccio al sottobosco, dalla ciliegia fresca alle more, dalla rosa all'arancia amara per finire con note di spezie ed erbe aromatiche
Caldo e avvolgente, ha la nitidezza del tannino del Nebbiolo e un'acidità da manuale che ne arricchisce l'equilibrio e la persistenza