Il "Senorio de Aztule" dell cantina spagnola Azpillaga Urarte è un vino rosso, risultato di un blend di Tempranillo, Garnacha Blanco, Garnacha Tinta e Graciano. Raccolte da vigneti di un'età media di 35 anni, le uve selezionate vengono sottoposta ad una macerazione carbonica di 12-15 giorni; finita la fermentazione alcolica il vino viene poi affinato per 18 mesi in botti di legno. Il naso ricorda aromi di frutta matura scura, sentori pepati e note di cuoio
La Rioja è di certo una delle regioni viticole più famose di Spagna, celebrata per i suoi grandi vini rossi.
La cantina familiare Azpillaga Urarte, oggi condotta dai due fratelli Eduardo e Ignacio Perez, riesce a condurre un tipo di viticoltura e di vinificazione che riflettano precise scelte personali e che siano lontane dalle accecanti luci del palcoscenico. “Señorìo de Aztule” rappresenta una meravigliosa interpretazione di questo terroir fatto di mare e terra, di calore e vento, di varietà locali e rispetto per la terra di appartenenza.
Le uve che danno origine al “Señorìo de Aztule” della cantina Azpillaga Urarte sono allevate in regime biologico nei comuni di Lanciego e Cripan, nella regione de La Rioja: i vigneti, con 35 anni di età sulle spalle, si trovano a 450 e 630 metri di altitudine, su pendii che guardano verso l’oceano e caratterizzati da un suolo misto di argille e calcare, poco profondo e perfettamente drenante. La vendemmia è eseguita manualmente a piena maturità, con cernita dei grappoli migliori direttamente in vigna. La massa delle uve è costituita dal 90% di Tempranillo, 6% di Graciano e per il resto da Garnacha Tinta e Garnacha Blanca. Una volta trasportati in cantina i grappoli vengono avviati ad una macerazione carbonica della durata di circa 12-15 giorni. La successiva fermentazione alcolica è spontanea, innescata dai soli lieviti indigeni e il periodo di affinamento finale avviene in barrique per un periodo di 18 mesi. L’imbottigliamento avviene senza chiarifiche, stabilizzazioni né filtrazioni.
L’uvaggio di cui è composto il “Señorìo de Aztule” si manifesta con profumi complessi, che ondeggiano in maniera intrigante tra l’intensità e la leggerezza: frutta scura matura e piccole bacche croccanti, sottili note affumicate e vegetali fresche, il tutto racchiuso in un quadro di luminosa limpidezza. L’assaggio dà un’immediata sensazione di freschezza, accompagnata da sentori verdi di ortaggi che si prolungano in una vivace sfumatura balsamica. Il tannino è presente e maturo, la parte morbida emerge ben equilibrata, accompagnata da toni di cuoio. Il finale chiude su note minerali e una sventagliata di sentori speziati piuttosto scuri. Un rosso che è un esempio di grazia, complesso ed insieme lieve. Da aprire con primi piatti con ragù di verdure, costine di maiale al forno e un assaggio di caciocavallo.
Rosso ciliegia con riflessi scuri
Aromi di frutta matura scura, sentori pepati e note di cuoio
Tannino intenso, rotondo, finale morbido