Il "Volatile" di Tenuta San Marcello è un vino frizzante diretto, beverino e gastronomico realizzato con Metodo Ancestrale. Ha un profumo molto fresco e fragrante che ricorda il mosto d'uva, i lieviti e la crosta di pane. Si svela diretto e piacevolissimo, con una tonificante freschezza e una gradevole bollicina che persiste a lungo
L’etichetta del “Volatile” di Tenuta San Marcello è quasi un gioco di parole: può descrivere il frizzantino talmente goloso e immediato da finire bevuto in un istante oppure scherzare ammiccando a certe produzioni che lasciano in bottiglia aromi un po’ troppo pungenti e di cui qui non vi è effettivamente traccia.
“Volatile” della Tenuta San Marcello è realizzato vinificando con metodo ancestrale la più tipica varietà a bacca bianca locale, allevata senza nessun utilizzo di prodotti chimici di sintesi e con un occhio ai principi dell’agricoltura biodinamica. La cantina ha sede nell’entroterra di Senigallia, ad una altitudine di circa 290 metri sui pendii che guardano verso il mare Adriatico, caratterizzati da suoli fondamentalmente argillosi con diffusa presenza calcarea: sono le terre emerse formatesi in epoche geologiche dalla sedimentazione marina. La vendemmia viene eseguita a mano e le uve sono trasportate in cantina in piccole cassette, per essere diraspate. La pressatura soffice permette di estrarre gli aromi in maniera delicata e il mosto fermenta in vasca d’acciaio in maniera spontanea grazie al lavoro dei lieviti indigeni: raggiunto il residuo zuccherino ottimale il vino viene imbottigliato, concludendo la fermentazione alcolica sigillato dal tappo a corona e sviluppando la caratteristica effervescenza. L’utilizzo dell’anidride solforosa è ridotto ai minimi termine, mentre non si eseguono manipolazioni come filtrazioni, chiarifiche o stabilizzazioni.
“Volatile” realizzato dalla Tenuta San Marcello veste un colore giallo paglierino squillante, con riflessi dorati e una spuma ricca e persistente. L’olfatto è caratterizzato da profumi tipici e immediati, come il richiamo al mosto d’uva e al lievito di birra, che si fondono alle fragranze da panificio e a note di frutta a polpa bianca e fiori campestri. Il sorso è una esplosione annunciata di allegria e mostra una grande scorrevolezza e bevibilità: la freschezza pungente è l’elemento chiave dell’assaggio, ben integrata dal carattere avvolgente e lievemente ruvido dei lieviti in sospensione, mentre i richiami citrini e fruttati lasciano al palato una sensazione tonificante. La chiusura è un sottile rimando alla mineralità del varietale. Un metodo ancestrale sincero e fatto per essere bevuto, ogni volta che si ha sete: più che abbinarsi ad un piatto specifico, accompagna molto bene l’attività in cucina!
Giallo paglierino con riflessi dorati e spuma ricca e persistente
Frutta bianca, fiori di campo, lievito di birra, mosto d'uva e ricordi di panificio
Vivace, allegro, tonificante e di grande freschezza, che lo rende beverino e scorrevole