Il Nero Ossidiana è un celebre vino rosso siciliano ottenuto da uve autoctone, come Corinto e Nero d’Avola, e affinato per 8 mesi in botte. Ha una personalità intensa e decisa, caratterizzata da profumi fruttati, speziati e minerali, mediterranei e salini. Il sorso è caldo e strutturato, sorretto da un’ottima freschezza e una tipica sapidità.
Il Nero Ossidiana di Tenuta di Castellaro è un rosso siciliano profondo e sfaccettato, che unisce il calore mediterraneo ad una profonda salinità. Sarebbe il caso di parlare di isola nell'Isola, dato che la Tenuta di Castellaro, realtà vitivinicola consolidata che oggi conta 17 ettari vitati, sorge a Lipari, una delle più note tra le isole Eolie che fanno parte della Sicilia. A guidare la splendida cantina siciliana è Massimo Lentsch, imprenditore bergamasco folgorato dalla Sicilia, sebbene la vera svolta si abbia dopo l'incontro con Salvo Foti, ovvero uno dei più competenti e noti enologhi siciliani che segue l'azienda ancora oggi. Interventismo mirato, fermentazioni spontanee, basso impatto ambientale e grande sensibilità sono alcuni dei fondamentali requisiti che portano alla realizzazione di vini di spiccata aderenza territoriale ma al contempo di grande classe e finezza.
Il vino Nero Ossidiana è ottenuto da un uvaggio costituito prevalentemente da Corinto Nero, vitigno autoctono locale, ed un piccolo saldo di Nero d'Avola. In vigna, dove è diffuso l'impianto ad alberello, si seguono i dettami dell'agricoltura biologica, escludendo l'utilizzo di sostanze chimiche o di sintesi ed aiutandosi solo con un po'di rame e zolfo. In cantina si prosegue con fermentazioni alcoliche spontanee senza controllo di temperatura e lunga macerazione sulle bucce. Il liquido affina per 8 mesi in botti usate, e per altri 8 in bottiglia. Nessuna chiarifica o filtrazione prima dell'imbottigliamento, ma solo decantazioni e travasi.
Il rosso Nero Ossidiana si presenta nel calice con veste rubina carica e luminosa. Naso intrigante e variegato, declinato su sentori di frutta scura, spezie, refoli salmastri ed erbe spontanee. L'alternarsi di una dimensione più carnosa ad un'altra sfacciatamente isolana si ritrova anche al sorso, dove il liquido, che è dotato di polpa e struttura, viene costantemente bilanciato da sale e acidità. Vino con più anime.
Rosso rubino carico
Sentori di frutta rossa matura, ciliegie e spezie selvatiche su uno sfondo minerale e salino
Robusto, strutturato, di buona gradazione alcolica e dotato di ottima freschezza e mineralità