Il Dogliani "Vigna Tecc" è un vino rosso da uve Dolcetto che ha reso celebre la cantina Poderi Luigi Einaudi. Di media intensità e struttura, viene fatto affinare per 12 mesi in vasche di acciaio e botti di legno; è qui che sviluppa quelle note di sottobosco e frutta e che al palato forma quel gusto intenso, gradevolmente tannico e asciutto
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Il Dogliani Superiore “Vigna Tecc” dei Poderi Luigi Einaudi nasce con l’annata 2005. E’ questo l’anno in cui il Dolcetto riesce a completare un percorso durato anni, arrivando ad avere quelle caratteristiche di complessità, di ricchezza e di tenuta che oggi gli amanti di questo vino apprezzano. Siamo a Dogliani, in una delle aziende che sono in grado di trasmetterci maggiore tradizione e storia; 11 cascine per un totale di 145 ettari, di cui 104 nel solo comune di Dogliani.
E’ qui che si trova l’azienda Poderi Luigi Einaudi; una storica cantina italiana nata nel 1897 grazie a Luigi Einaudi, il “professore” così come veniva chiamato dai suoi concittadini. Al centro dell’azienda una concezione tanto semplice quanto efficace: un grande vino può provenire solamente da una grande vigna. La storia dei Poderi Luigi Einaudi ruota attorno a questa filosofia che porta lo storico proprietario a non perdersi nemmeno una vendemmia anche durante i sette anni del suo mandato da Presidente della Repubblica. Le Langhe entrano nei Poderi Luigi Einaudi, ma l’assoluto protagonista è il Dolcetto; viene prodotto dal vigneto Tecc che si trova nella parte Sud del Comune di Dogliani, sui “sorì” di Madonna delle Grazie e di San Giacomo, ad un’altezza di 350-385 metri sul livello del mare.
Il Dogliani “Vigna Tecc” non teme confronti; siamo di fronte a un grande vino da medio invecchiamento, con uve che provengono da un assemblaggio equilibrato e che vinificano con malolattica indotta e maturazione con vasche d’acciaio e botti di legno. Una tradizione enologica che conduce a un Dolcetto che esprime tutto il terroir del territorio da cui proviene: rotondo, morbido, fresco, asciutto e morbidamente tannico. Degustare il Dolcetto dei Poderi Einaudi è rivivere la storia del nostro Paese; una storia non solo enologica.
Rosso rubino con riflessi violacei
Fresco e ricco, intense note di sottobosco
Asciutto, di moderata acidità, gusto pieno e leggermente tannico dal finale ammandorlato