Champagne Brut 'A 17' Jean Hu

 “A-17” è l’ultima creazione di Champagne Jean Hu, una sigla che sintetizza l’emblematico nome di Arcanotheque e il millesimo di riferimento. Una cuvée che esprime un certo grado di mistero già a partire dalla peculiare bottiglia, nero opaco e dalla forma arcaica, che richiama gli antichi flaconi del XVIII secolo. La scelta della vendemmia 2017 è una decisione coraggiosa: annata complicatissima, segnata da severe gelate primaverili e caldo torrido estivo, conclusa con una delle raccolte più precoci di sempre, già a fine agosto. Ma alla stappatura si sentirà come il duro lavoro in vigna abbia premiato.

Jean Hu elabora “A-17” vinificando le uve Pinot Noir e Meunier che provengono dagli appezzamenti situati nel territorio della Vallée de la Marne, tra i villaggi di Epernay e di Dormans. L’assemblaggio è costituito da un 80% di Pinot Noir e un 20% di Meunier, accuratamente selezionati in vigna: i terreni sono di matrice argillo-calcarea con esposizioni rivolte a sud, che garantiscono un ottimale livello di maturazione. La conduzione agronomica segue i principi della lotta integrata e la vendemmia si svolge manualmente, secondo disciplinare. I grappoli vengono pigiati nella tradizionale pressa verticale della capacità di 4.000 chili: è solo il mosto fiore della prima pressata, la cosiddetta cuvée nel gergo champenois, a venire utilizzato per la prima fermentazione alcolica, eseguita in vasca d’acciaio. Nel corso della primavera successiva alla raccolta si procede all’imbottigliamento e quindi al tirage: la sosta sui lieviti si prolunga per 36 mesi e il dosaggio finale dopo il degorgement si attesta entro i 5 grammi di zucchero per litro.

Lo Champagne Brut “A-17” di Jean Hu si presenta all’occhio in una luminosa veste color giallo paglierino dagli intensi riflessi dorati, attraversata da una effervescenza infinita ed estremamente fine. I profumi hanno un immediato impatto ricco e aromatico, sulle note di peculiari fragranze floreali da petalo di rosa ed eleganti sentori balsamici che rimandano all’eucalipto. La quota di Meunier accenna una sfumatura di autunnale sottobosco, mentre il Pinot Noir rivela tutta la sua complessità e struttura all’assaggio. Il sorso è cremoso e di una verticale freschezza, persistente su rimandi decisamente minerali. Blanc de Noirs da grandi occasioni.