Regione | Friuli Venezia Giulia (Italia) |
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Anno fondazione | 2009 |
Ettari vitati | 6.5 |
Produzione annuale | 20.000 bt |
Indirizzo | Villa Job, Piazza della Chiesa 3 - 33050, Pozzuolo del Friuli (UD) |
Enologo | Alessandro Job e Lavinia Monrreale |
Villa Job è una piccola e brillante realtà vitivinicola di soli 6,5 ettari di proprietà, portata avanti con passione e devozione da Alessandro Job e sua moglie Lavinia che in poco tempo hanno dato una svolta fermentativa alle loro vite vestendo i panni dei vignaioli in Friuli, da ingegnere gestionale a Milano quale era lui a marketing manager lei. Rispettivamente 35 e 34 anni sulle spalle e un futuro in divenire focalizzati sulla produzione di etichette emozionali, personali e libere, come i loro pensieri e le loro idee, non esclusivamente legate al mero fattore economico e commerciale. Le vigne ereditate dal nonno di Alessandro sono state concepite in un’ottica di pensiero sistemico e circolare che cerca di limitare all’osso ogni tipo di scarto e di assecondare il naturale corso della vita della pianta e del mosto.
I vigneti della cantina Villa Job si trovano nella microzona - troppo spesso dimenticata - del Friuli Grave sull’altopiano di Pozzuolo del Friuli, a 90 metri di altitudine, circondato da un bosco e dal fiume Cormor su terreni complessi ricchi di sabbia, argilla, arenarie e marne. Una concentrazione di biodiversità e natura pulsante! In vigna si abbracciano i principi dell’agricoltura biologica certificata unita a pratiche biodinamiche quali sovescio, inerbimento spontaneo e rispetto dell’equilibrio energetico delle piante, facendo nascere anno dopo anno, espressioni vive e vibranti della terra d’origine. Le lavorazioni sono fatte manualmente e da qualche tempo Alessandro e Lavinia hanno iniziato una personale produzione di barbatelle, grazie a una selezione mirata delle migliori marze, successivamente innestate nel vigneto.
Villa Job è l’anima di Alessandro e Lavinia e Alessandro e Lavinia sono l’anima di Villa Job. Questo legame profondo è riscontrabile in ogni calice, come ineludibile firma autoriale. E’ vero che il vino si fa in vigna, ma è altrettanto vero che la stessa sensibilità deve essere contemplata anche in cantina. Qui le uve vengono lasciate fermentare spontaneamente con l’utilizzo dei soli lieviti naturalmente presenti sulle bucce, in tronchi conici aperti, senza controllo della temperatura e con raffreddamenti praticati con l’acqua del pozzo. Il vino viene toccato il meno possibile, pazientemente aspettato e accudito nella pace della cantina, al fine di sprigionare tutta la sua personalità e ricchezza di beva una volta versato nel calice.