Regione | Piemonte (Italia) |
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Ettari vitati | 15.5 |
Produzione annuale | 30.000 bt |
Indirizzo | Località Paglieri, 9 - Barbaresco (CN) |
Roagna è una famiglia completamente immersa nella storia stessa di Barbaresco e del Barbaresco: gli antenati Vincenzo e Rosa producevano, con le uve di casa, vino rosso nel centro storico del paese già prima di quel fatidico anno 1870 a cui risale la più antica menzione in etichetta che lega il comune al suo vino. I nonni Giovanni e Maria Candida, classe 1912 e 1915, saranno i protagonisti dell’acquisto della storica Cascina Pajè, avvenuto nel 1953: è il primo capitolo di una lunga serie di anni di selezioni massali che porterà al Barbaresco Crichet Pajè del 1978, il vino più importante della cantina, vinificato da un singolo vigneto. Sono altri due fratelli, Alfredo e Luigina, ad aggiungere un altro storico tassello alla tenuta, rilevando nel 1989 la Cascina Pira, in località Rocche di Castiglione Falletto e dando così inizio alla vinificazione del Barolo. Nel 2001 è iniziato un nuovo corso, con la prima vendemmia seguita da Luca, l’attuale generazione della famiglia, mentre gli anni dal 2003 al 2006 hanno segnato la collaborazione con il compianto e Tommaso Canale nella produzione del leggendario Barolo Vigna Rionda.
La proprietà della famiglia Roagna si compone di 20 ettari totali, di cui circa 15 vitati e il resto destinati a bosco. La cantina ha sede in località Paglieri, all’interno del comune di Barbaresco, e i vigneti principali sono diffusi all’interno di questo areale. Asili è sicuramente il nome di spicco: una particella di poco più di 2.000 metri quadri acquisita nel 1961, orientata verso sud-ovest alla quota di 250 metri sul livello del mare; Pajè è un possedimento storico, nel centro esatto del territorio comunale, estremamente calcareo ed elevato a circa 230 metri; Montefico, esteso su appena 0,24 ettari, è la menziona geografica vinificata da più tempo, in famiglia sin dal 1929; infine Carso, ricco di sabbie, marne e sedimenti marini, in cui si allevano Chardonnay e Dolcetto. Sul comune di Castiglione Falletto, in denominazione Barolo, si estende invece Pira, che rappresenta una menzione monopolio familiare e il più grande vigneto aziendale, coi suoi 7 ettari vitati più 4 boschivi, i cui filari più vecchi risalgono al 1937. L’impegno nella cura di questo patrimonio si esprime attraverso il rifiuto di prodotti di sintesi, la salvaguardia delle vecchie viti e la prosecuzione della selezione massale, svolgendo le vendemmie solo a piena maturazione.
Coerentemente, la cantina Roagna vinifica con minimo uso di solforosa e attenendosi alla più riconosciuta tradizione: fermentazioni con lieviti indigeni, lunghe macerazioni a cappello sommerso e altrettanto lunghe maturazioni in botti di rovere. Tutti i cru di Barbaresco sono vinificati singolarmente, così come ovviamente il cru Pira di Barolo.
"L’habitat perfetto per la vita delle piante e degli animali è la Foresta. Nei nostri vigneti vogliamo viti in simbiosi con le erbe, i microorganismi e gli animali presenti, come è sempre stato da quando è stata allevata la vite millenni or sono"