Regione | Piemonte (Italia) |
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Anno fondazione | 1974 |
Ettari vitati | 42 |
Produzione annuale | 110.000 bt |
Indirizzo | Via Rizzi, 15 - 12050 Treiso (CN) |
Enologo | Enrico Dellapiana |
Dietro alla cantina Rizzi c’è una storia di famiglia che racconta dell’amore di Ernesto Dellapiana verso la viticoltura, amore che nel 1974 lo convinse a lasciare Torino e la sua attività di imprenditore per avviare assieme alla moglie Lia un progetto enoico nelle Langhe, terra che da sempre la sua famiglia ha coltivato. La tenuta ha sede a Treiso, comune situato nella parte meridionale dell’areale del Barbaresco, e fin dalla sua fondazione si è contraddistinta per l’approccio tradizionale fortemente ricercato nel rispetto delle consolidate usanze contadine. A seguito di decenni di crescita qualitativa e quantitativa, la cantina può oggi contare su un patrimonio di vigneti di grandissimo pregio che Ernesto gestisce dal 2004 assieme ai figli Jole ed Enrico, la prima responsabile dell’aspetto commerciale e gestionale mentre il secondo impegnato nella parte tecnico-enologica. Il nome Rizzi rappresenta un omaggio all’omonimo cru, il primo coltivato da Ernesto assieme a quello di Nervo.
La realtà vitivinicola Rizzi si estende su oltre 44 ettari vitati, dedicati alle varietà della tradizione langarola quali Nebbiolo, Barbera, Dolcetto, Moscato e Freisa, affiancati dalle uve internazionali Pinot Nero e Chardonnay, per lo più destinate allo spumante Alta Langa. Inoltre, la tenuta dispone di 4 distinte cascine: Cascina Rizzi, Cascina Boito e Cascina Manzola a Treiso, confinanti tra loro, e Podere Stella all’interno del comune di Neviglie. La visione produttiva è stata da sempre rivolta verso la tradizione e la classicità, rispettando l’ecosistema attraverso pratiche quali l’uso di letame in pellet e compost per le concimazioni e il ricorso a tecniche come il sovescio, impiegando inoltre solamente rame e zolfo nella difesa fitosanitaria. Come contenitori vinari vengono adottate prevalentemente vasche di cemento e grandi botti di rovere, queste ultime necessarie e fondamentali per i lunghi invecchiamenti dei Barbaresco.
Il Barbaresco rappresenta senza ombra di dubbio il fiore all’occhiello della produzione di Rizzi, il nobile vino da cui tutto è cominciato. Sono diversi i cru che la cantina propone, dal ‘Rizzi’ al ‘Pajoré’ passando per il ‘Nervo’, tutti Barbaresco accomunati da grandiosa finezza e tipicità.